Ciclismo
"Non voglio correre il rischio di ammalarmi"
Pogacar parla di doping e spiega perché è minata la credibilità del ciclismo
Pubblicato il 12.10.2024 05:00
di Red.
Il ciclismo sta per entrare in letargo. Il Giro di Lombardia chiude una stagione intensa e storica. Tutti gli occhi sono puntati su Tadej Pogacar, lo sloveno proverà a vincere ancora e a conquistare una classica monumento. In conferenza stampa ha risposto a domande scomode, su un tema che tiene sempre banco: il doping. Un sospetto che puntualmente aleggia sul mondo delle due ruote. Lo sloveno è perentorio: “Il ciclismo è vittima del suo passato, ma sarebbe stupido mettere a rischio la propria salute per una di carriera di alcuni anni”, l'accusa è rivolta a Lance Armstrong e a una generazione che hanno minato la credibilità della disciplina. È consapevole: “Ci saranno sempre gelosie e sospetti, non posso farci nulla. Storie di dominio ce ne sono ovunque. Dura qualche anno, finché arriva un nuovo talento”. Ma il campione del mondo sottolinea: “Se metti a rischio la tua salute per 10 anni di carriera, è come buttare via la tua vita: non voglio correre il rischio di ammalarmi”. Sullo stesso argomento si è espresso, il team manager della UAE Team Emirates, Mauro Gianetti: “Sul doping? È giusto mantenere alta l'attenzione e combattere il fenomeno, ma Pogacar e questa generazione hanno ampiamente dimostrato di essere atleti forti, seri e corretti”.
(Foto Keystone)