Sul Corriere del Ticino bella e lunga intervista di Fernando Lavezzo a Samuel Guerra, che spiega il suo approdo al Lugano: "Ha tanta fame, come me. Vuole tornare a vincere e vuole farlo nei prossimi anni, seguendo la strategia giusta. Lo conferma la campagna acquisti, con diversi giocatori accordatisi per tanti anni. C’è la volontà di formare un gruppo solido e affiatato. Sin dai primi contatti, ho capito che Hnat Domenichelli e il Lugano mi volevano a tutti i costi. Non tutte le telefonate sono uguali e certi feeling nascono spontaneamente. Mi sono sentito onorato, lusingato. I dirigenti bianconeri amano il tipo di giocatore e di persona che sono".

Guerra poteva approdarci già in precedenza: "Negli ultimi anni ci sono stati diversi contatti con il Lugano, ma all’epoca optai per lo Zurigo. Una scelta che si rivelò giusta. Non solo perché vinsi un titolo nel 2018, ma anche per la mia crescita personale. All’Hallenstadion ci sono stati dei giorni difficili, sì, ma si matura anche grazie a quelli. Ai Lions ho imparato ad allenarmi con più profitto e a gestirmi meglio mentalmente".

Guerra, un giovane veterano: "Grazie all’esperienza, riesco a godermi ogni momento e ad affrontare tutte le situazioni che si alternano nel corso di una stagione. Oggi conosco bene il mio corpo, la mia testa, i miei pregi e anche i miei difetti. Aspetti che a vent’anni, soprattutto con il mio carattere, facevo fatica a riconoscere. Ora sono più calmo e tranquillo".