CALCIO
La pirateria uccide il calcio?
In Italia pronte nuove leggi per chi trasmette e per chi guarda la TV illegalmente
Pubblicato il 14.10.2024 07:25
di Silvano Pulga
Claudio Lotito non è solo il presidente della Lazio da un ventennio: è stato, infatti, eletto parlamentare della Repubblica italiana, al Senato (equivalente, a grandi linee, al Consiglio agli Stati elvetico), nelle liste di Forza Italia, il movimento politico fondato, nel secolo scorso, da Silvio Berlusconi. 
In questa veste, si è dato molto da fare per consentire l'approvazione della normativa contro la pirateria televisiva (che, va detto, non riguarda solo lo sport: sarebbero i lungometraggi il materiale più esposto al problema). La possibilità data all'AGCOM, l'autorità della vicina Penisola che sovrintende all'attività in rete, di oscurare un Url in trenta minuti, nonché l'applicazione di pene detentive sino a tre anni di reclusione per chi trasmette i contenuti, e di circa 5.000 franchi per chi ne fruisce, sono considerate le armi totali in grado di sconfiggere il fenomeno.
Per entrare in azione, serviranno nuovi strumenti. La legge prevede la creazione di un apposito tavolo tecnico, che possa varare una piattaforma tecnologica idonea entro sei mesi, mediante finanziamenti stanziati sino al 2032. Sarà il colpo definitivo per sconfiggere il fenomeno? Secondo i promotori della legge e le reti televisive, sì. Noi, invece, abbiamo dei forti dubbi.
Diego Ciulli, responsabile affari governativi e politiche pubbliche di Google Italia, in un post pubblico sul social Linkedin, e segnalato dal collega Paolo Ziliani, scrive che le possibili violazioni al diritto d'autore che la sua piattaforma ha rintracciato sarebbero (dati di qualche giorno fa) 9.756.931.770. Provate a contare fino a quel numero, e fateci sapere quando avete finito. Chi ha voglia, potrebbe invece fare il calcolo dei metri lineari di archivio necessari per conservare tutte le scartoffie relative ai singoli procedimenti penali. Ah: ci sarebbero poi da gestire milioni di sanzioni pecuniarie a carico degli utilizzatori. La legge, però, prevede di assumere 10 nuovi collaboratori all'AGCOM per queste incombenze. Buon lavoro.   
(Foto Keystone)