HOCKEY
Zugo, cosa capita?
Le assenze di Genoni, Hofmann e Martschini da sole non possono spiegare la crisi
Pubblicato il 14.10.2024 08:49
di Marco Maffioletti
Tra le squadre in netta difficoltà a sorpresa c’è lo Zugo. I Tori occupano appena il dodicesimo posto e hanno perso 5 delle ultime 6 partite. Certo, le assenze di Hofmann, Martschini e in particolar modo del portiere Genoni possono in parte fungere da scusante e da spiegazione, ma sarebbe riduttivo e pure pericoloso imputare a queste defezioni l’attuale situazione. I problemi vanno oltre. Lo Zugo ha sì aumentato la forza fisica e i chili, ma la sua tipica struttura sta facendo difetto. L’organizzazione di gioco plasmata da Tangnes non sembra più venire applicata a dovere e il tecnico norvegese alla sua settima stagione sta forse vivendo il periodo più delicato dall’inizio della sua lunga gestione. Oltre alle assenze, troppi pezzi da 90 non stanno rendendo secondo le attese. Dai vari Dario Simion, Gabriel Carlsson, Sven Senteler è lecito attendersi maggiori impulsi. Insomma la mayonnaise alla Bossard Arena non ha ancora preso forma e praticamente il solo capitan Kovar ha sfoggiato il suo viso migliore tra chi dovrebbe tirare il carro. Fanno specie soprattutto gli errori difensivi, davvero atipici per un team così rodato, e una certa assenza di brio offensivo e di velocità di esecuzione. Fa anche strano vedere un po’ di mancanza di coraggio da parte di Tangnes. Il coach sinora ha sempre ed esclusivamente impiegato Tim Wolf a difensa della gabbia. Il portiere prelevato dall’Ajoie fa però maledettamente fatica a performare. Diverse le sue imprecisioni e la percentuale di parate dell’88.77% è la fotografia del suo momento poco brillante. Perché non ha mai buttato nella mischia una volta il 19enne Santo Simmchen al fine di tentare di dare una scossa e responsabilizzare ulteriormente i giocatori di movimento davanti a lui? Peggio di così ben difficilmente può andare. Le attese a Zugo sono ben altre e sebbene la piazza non sia molto calda, qualche lamento si sta alzando nell’ambiente. Urge una reazione e in tempi brevi, con o senza Genoni, altrimenti in riva alla Lorze potrebbe arrivare uno tsunami di notevoli dimensioni e inimmaginabile sino a poche settimane fa.
(Foto Keystone)