Un punto, che però non ci basta. Serviva una vittoria e invece è arrivato soltanto un pareggio, ancorché al termine di una partita decisamente migliore rispetto a quella di sabato in Serbia. Non ci voleva molto, dirà qualcuno.
La Svizzera ha creato di più, ha segnato due gol ed è sembrata molto più convinta. Peccato che ancora una volta la squadra è apparsa molto perforabile dietro. Altri due gol, che portano a 13 il totale: soltanto quattro squadre in tutta Europa (sono 55) hanno subito più reti della nostra nazionale. Qualcosa, ovviamente, non va. Peccato che Yakin non sia per ora riuscito a trovare una soluzione.
In vantaggio con Freuler, dopo un bel cross di Fernandez (schierato terzino destro nella nuova difesa a quattro), la Svizzera è stata raggiunta dopo nemmeno un minuto: lancio lungo, difesa sorpresa e Isaksen che batte a tu per tu l’incolpevole Kobel.
I rossocrociati vanno alla pausa in vantaggio: rigore conquistato da Embolo, che fa la cosa migliore della sua partita e Amdouni che non sbaglia. Stasera Xhaka ha passato lui il pallone che pesava parecchio, dopo le polemiche della sfida contro la Serbia e Amdouni è stato bravo e freddo.
Gara vinta? Nemmeno per sogno. I danesi pareggiano con l’esperto Eriksen, dopo un pallone che trova impreparata (ancora una volta) la difesa elvetica. Su tutti Xhaka, che si fa sfuggire il numero dieci danese.
La partita regala emozioni fino alla fine: Amdouni segna ancora, ma il guardalinee vede il pallone che sul corner supera la linea di fondo. Gol annullato!
Finisce con un pareggio che non può accontentarci, anche se qualche timido miglioramento c’è stato. Per evitare la relegazione bisognerà riscattarsi nelle ultime due gare di novembre, in casa contro la Serbia e nella trasferta spagnola. Vedremo se ci sarà ancora il tempo. Per intanto restiamo ultimi.

(Foto Keystone)