Le
soste, si sa, aiutano chi si trova in crisi. Non ricordiamo di aver
mai visto, nel basket, l'allenatore della squadra in forcing chiedere
un timeout; e, allo stesso modo, il pugile alle corde s'inventa vari
stratagemmi per rompere l'azione dell'avversario, in attesa del gong
liberatorio che segna la fine della ripresa. Max
Verstappen, insomma, è stato quello che più ha raccolto da questa
inusuale sosta autunnale della Formula regina. L'olandese volante, lo
ricordiamo, a fine estate era in crisi di risultati, al volante di
una monoposto non più dominatrice, e con il genio della
progettazione già con le valigie in mano. In questa atmosfera da
fine impero, il campione del mondo sembrava aver trovato i propri
limiti caratteriali, arrivando addirittura a farsi rimproverare
ufficialmente per avere usato un linguaggio troppo diretto nelle
comunicazioni coi box. La sosta ha quindi spezzato il ritmo pazzesco
di Lando Norris, e ridato un po' di fiducia all'olandese, vincitore
anche della gara sprint del sabato. Il leader della graduatoria, va
ricordato, resta quindi in testa alla classifica con un buon margine:
lui può amministrare, a osare dovranno essere altri. E, in questa
pausa, il pilota della Red Bull sembra aver trovato il giusto
equilibrio mentale per farlo. Inoltre, come scrivevamo alcune
settimane fa, il campione del mondo in carica avrebbe potuto contare
sull'aiuto di qualche concorrente esterno al duello: cosa che in
Texas, nel meno unito tra gli Stati Uniti, è infatti avvenuta, con
un'inattesa doppietta Ferrari, che ha tolto punti importanti al suo
inseguitore. Charles Leclerc, del quale abbiamo spesso criticato una
certa timidezza alla partenza, questa volta invece, dalla seconda
linea, ha saputo cogliere il momento, con i due rivali per il titolo,
che partivano davanti, impegnati a marcarsi, per infilarsi
nell'enorme spazio concessogli. Ma non solo: perché, per tutto il
resto della gara, le Rosse sono state al livello delle rivali,
rimanendo davanti e, anzi, guadagnando anche il secondo posto grazie
a un ottimo Carlos Sainz, che ha così bissato il risultato ottenuto
nella gara sprint. Max, invece, pur sorpassato nel finale dal rivale
per il titolo, ha costretto il giovane Lando a commettere
un'infrazione al regolamento, che i commissari di gara hanno punito
con 5" di penalità, restituendogli così il podio. Pochi punti,
certo: ma, da oggi, alla McLaren hanno qualche certezza in meno.
Anche per il mondiale costruttori: perché questa Ferrari potrebbe
davvero aver trovato un passo gara interessante. E, a questo punto,
nulla è impossibile.
(Foto Keystone)