Francis
Ngannou le ha viste tutte nella vita. Nato a Batié, nel Camerun,
cresce nella povertà più estrema. I suoi genitori si separano e lui
ancora giovanissimo lavora in una miniera di sabbia. Facendo dei
muscoli il suo strumento di lavoro numero uno, si appassiona alla
boxe, ma è solo a 22 anni che inizia a praticarla. Per cullare il
suo sogno, decide di salire su una barca di migranti in direzione
della Francia a 26 anni. Si ritrova a dormire a Parigi per le strade,
prima che l‘associazione umanitaria La Chorba lo accoglie. Lì
lavora per servire i pasti a persone mal nutrite ed in difficoltà. È
lì vicino che Ngannou s’iscrive alla palestra MMA Factory e grazie
al suo fisico possente, “una montagna umana di muscoli”, inizia a
coltivare il suo sogno. Affina la tecnica, non solo forza, ma anche
prese, inizia a forgiare un atleta impressionante. Al punto che soli
due anni dopo combatte già nella UFC. E vince subito, con un
uppercut manda KO Luis Henrique. Nell’ottagono la categoria dei
pesi massimi diventa sua, perde una prima volta con Stipe Miocic, ma
poi batte l’americano il 27 marzo 2021 nella UFC 260 a Las Vegas. È
campione del mondo dei pesi massimi UFC! Difende il titolo nel 2022
col francese Ciryl Gane, ma Ngannou ha sempre avuto un sogno: la
boxe. A 37 anni il sogno si concretizza, a Riad contro Tyson Fury.
Per tutti un fight senza storia, troppa la differenza con il peso
massimo inglese. Per “The Gipsy King” deve essere solo un
allenamento prima della sfida ad Usyk. Ed invece va una volta al
tappeto e vince solo con una split decision. Ngannou perde ma è
l’eroe della serata, il tutto gli vale un’altra grande sfida.
Allenato dal suo idolo Mike Tyson ottiene una borsa di 20 milioni di
dollari e sfida Anthony Joshua. Stavolta va tutto male, 3 KO in 2
round, lui che mai era andato KO nella UFC, nella vita. Ma il colpo
più duro lo incassa 40 giorni dopo. Nell’aprile 2024 muore suo
figlio di 15 mesi, Kobe, per un problema cerebrale. Francis stavolta
non regge il colpo: “Qual è il senso della vita? Perché è così
ingiusta? Sono sfinito.”. Ma Francis Ngannou è un uomo che nella
vita ha lottato fin da bambino. Sabato è tornato nell’ottagono,
nell’evento PFL Super Fight contro Renan Ferreira, tra i più forti
della MMA. Ed ha vinto, al primo round, tra colpi devastanti dove
scorreva tutta la sua vita. Fino alle lacrime, sul suo viso, un
pianto liberatorio. Il gigante nella sua più profonda sensibilità
umana. Ed una certezza. Con i soldi guadagnati nei combattimenti lui
e la sua fondazione in Camerun aiuteranno tanti bambini, come già
fatto aprendo le prime palestre per gli sport da combattimento.
Ngannou, l’uomo dei sogni venuto dalle miniere di sabbia
dell'Africa.
(Foto Keystone)