CALCIO. L'UNDER 21 IN RITIRO IN SPAGNA
"Lungoyi può essere il nuovo Ndoye"
Mauro Lustrinelli ci parla anche dell'attaccante bianconero dopo l'amichevole vinta contro l'Irlanda
Pubblicato il 31.05.2021 09:59
di L.S.
Mauro Lustrinelli se ne va da Marbella felice.
Non tanto per il risultato, comunque importante, ottenuto nell'amichevole contro l'Irlanda (2-0 con reti di Stergiou e Barès), ma soprattutto per lo spirito che ha potuto vedere in questo ritiro andaluso.
"La cosa a cui tenevo di più era proprio lo spirito di gruppo, anche perchè si tratta di una squadra nuova e sappiamo quanto sia importante. Abbiamo però anche lavorato molto sull'aspetto difensivo, perchè sappiamo che in una campagna di qualificazione come questa saper difendere bene è la chiave vincente. Di solito le squadre che prendono meno gol hanno più possibilità di andare avanti nel torneo".
Anche offensivamente la squadra ha mostrato alcune buone cose.
"C'è ovviamente ancora da migliorare ma sono contento con quello che ho visto. L'Irlanda è una squadra fisicamente molto forte e noi dovevamo far valere la nostra maggior tecnica. Credo che alla fine ci siamo riusciti e con un po' più di precisione avremmo anche potuto segnare qualche altro gol".
Si è visto in campo anche il bianconero Christopher Lungoyi.
"Stiamo parlando di un ragazzo che ha una imprevedibilità negli ultimi metri del campo che è impressionante. Ha lavorato e si è sacrificato per il gruppo, è un giocatore che può portare ciò che ci aveva portato Ndoye lo scorso anno. Se entra a partita iniziata può fare la differenza".
Anche dal punto di vista dell'ambientamento, per l'attaccante bianconero sono stati giorni belli e intensi.
"Credo che si sia trovato subito bene, anche perchè qui in ritiro ha rivisto alcuni ex compagni di quando era a Ginevra. Ragazzi con cui sono cresciuti assieme. Deve capire ancora un po' l'organizzazione del gioco ma è un ragazzo creativo a cui non devi dare nemmeno troppi compiti. Sono certo che con lui si potrà lavorare bene".
Così come si può lavorare bene con un gruppo di giocatori in cui ci sono già delle piccole "star".
"Lo sappiamo ed è per questo che dobbiamo lavorare molto sull'aspetto mentale, per far restare tutti con i piedi per terra. Siamo sempre la Svizzera e non possiamo di entrare in campo senza la necessaria umiltà. Dico sempre ai ragazzi che se la squadra ha successo, di conseguenza l'avranno anche loro".
Mauro ci saluta e aggiunge.
"Ringrazia Marbella per me, in questi pochi giorni siamo cresciuti molto velocemente. Si vede che qui l'aria fa bene...".