CALCIO
"Debutto difficile per l'Italia, meglio così"
L'ex Mister di Bellinzona, Locarno e Chiasso Stefano Maccoppi gioca in anticipo la partita con la Turchia e non solo
Pubblicato il 10.06.2021 12:55
di Carlo Scolozzi
Ex allenatore di Bellinzona, Locarno e Chiasso, Stefano Maccoppi sviscera le tematiche di Turchia-Italia, partita inaugurale dell'Europeo, in agenda domani.
Mister, è un esordio che nasconde tra le sue pieghe delle insidie?
"Il debutto è difficile per definizione, si tratta di rompere il ghiaccio dal mio punto di vista. Il problema è quello di esprimersi adeguatamente già alla prima giornata e la Turchia non è un cliente semplicissimo. Il giocatore turco assomiglia allo slavo per l'estro e inoltre ha anche una determinazione particolare. Penso al milanista Calhanoglu. Eppoi mi viene in mente la storia, gli ottomani, un popolo che lotta. L'Italia ha le qualità per vincere, la difficoltà sta nello sbloccare la situazione".
Un debutto difficile non è esattamente uno svantaggio.
"Anzi. Scaramanticamente porta bene, vedi i Mondiali del 1982, del 1994 e del 2006. Penso anche all'Argentina del '90 che perse subito col Camerun e giunse in finale. Il fatto è che gli esordi problematici temprano il gruppo, lo consolidano. Ti fanno venire la cazzimma. Se cominci sul velluto abbassi la guardia perché ti senti più forte degli altri. Invece ogni punto devi guadagnartelo".
Ancora alcune considerazioni sulla Turchia.
"Temo particolarmente i calciatori che giocano in Italia. Il calcio turco è migliorato negli ultimi anni, ho parlato con alcuni tecnici e ho capito che sono bravi a plasmare le squadre sia tecnicamente che caratterialmente. I calciatori, poi, non tirano indietro la gamba.
L'Italia va alla grande, ma ha affrontato avversari di basso lignaggio.
"Questo potrebbe essere un problema. Con la Turchia troveranno in campo delle problematiche che con la Lituania non avevano avuto".
Mister chi sono le sue favorite?
"La Francia, che ha due squadre, è la mia candidata al successo. Ha preso molto dal nostro calcio, vedo che gioca quasi all'italiana, aspetta per ripartire, davanti sono talmente veloci. La mia outsider è invece l'Italia. Mi piace tantissimo l'attacco e parlo di Belotti, Immobile, Insigne , Berardi e Chiesa. Poi c'è Barella, un quid in più come lo erano i vari Baggio, Totti e Del Piero, non per caratteristiche ma per importanza".
Svizzera-Galles come la vede?
"Il Galles è come la Scozia, arcigno e difficile da affrontare, ovviamente non la qualità della Svizzera, che dispone di ottimi calciatori che giocano ad alti livelli. Auguro un successo ai rossocrociati perché hanno un movimento calcistico che conosco molto bene e che è in continuo miglioramento, specialmente per quanto concerne i giovani". 
Italia-Svizzera sarà il suo derby personale?
"No, tengo all'Italia anche se ripeto che ammiro molto il movimento calcistico svizzero, che sa integrare i giocatori slavi, spagnoli, africani e portoghesi".