Europeo 2020
A furia di pensare si pareggia
Questa Svizzera così tattica tende a stravolgersi imbrigliando l’istinto
Pubblicato il 14.06.2021 07:44
di Giorgio Genetelli
Il pareggio è la logica conseguenza di un eccesso di ragionamenti. Questa Svizzera così tattica tende a stravolgersi imbrigliando l’istinto. Ogni giocata sembra pensata mille volte, ogni corsa è centellinata e nel dubbio la si passa indietro. I soli giocatori che si ribellano a questa organizzazione un po maniacale sono Embolo e Gavranovic, entrambi in gol ma quello di Mario annullato per offside. Tra i creativi ci potrebbe essere anche Shaqiri, seppur un po’ giù di forma, ma il superpensoso coach Vlado l’ha tolto per mettere il taglialegna Zakaria, col risultato di dare un segnale intellettuale negativo: ora difendiamoci. D’accordo, il Galles ha pareggiato con una buona dose di fondoschiena vista la scarsa presenza in area rossocrociata, ma il gol è arrivato perché la Svizzera si è tirata indietro a pensare mentre gli avversari traevano forza da questo atteggiamento calcolatore.
Dunque, sulla graticola ci va Petkovic, con la sua visione “scolaresca” (come dice qualcuno, confondendosi un po’) della tattica. Non basta dire sempre di voler imporre il gioco, bisogna farlo per novanta minuti se hai di fronte una squadra con molti limiti come il Galles di ieri. E invece no, avanti a pensare e a non dare ritmo liberando l’inventiva. Pressione fino al vantaggio, speculazione per difenderlo e una volta perso avanti coi pensieri a come riemergere. Il tutto con due soli cambi, l’ottimo Gavranovic a tempo ridotto e il confusionario Zakaria di cui s’è detto. E gli altri? Forse faceva troppo caldo e si ragionava male.
Due punti buttati. Non pensateci su, per piacere, che chi troppo studia pazzo diventa, come diceva una vecchia del mio paese con la cadola in spalla.