È seduto in panchina
mentre osserva l’allenamento della Nazionale. A Roma fa molto caldo ma Pier Tami
cinque minuti per noi li trova sempre.
Pier, come sta la
squadra? Stanca per il viaggio?
“Personalmente ho
avvertito di più la stanchezza all’andata a Baku, dove le due ore di fuso orario
si sono fatte sentire. Sto comunque vedendo l'allenamento e stanno tutti molto bene”.
Un Europeo
itinerante che per qualcuno lo è molto di più, vero?
“Questo senza
dubbio, ma non vorrei che i viaggi diventassero un alibi. Credo che a questi
livelli ci siano le risorse necessarie per recuperare al meglio questi
spostamenti”.
Si torna da Baku
con un sol punto.
“Mi rendo conto
che si poteva anche vincere ma il Galles non ha rubato nulla. Certo, se
avessimo fatto il secondo gol forse avremmo chiuso la partita ma purtroppo non
ci siamo riusciti”.
Nel secondo tempo
non ci siamo chiusi un po’ troppo?
“Durante una
partita ci sono momenti in cui una squadra può prendere leggermente il
sopravvento. Noi fino a quel momento avevamo la partita sotto controllo e
pensavo che si potesse raddoppiare. Purtroppo non siamo stati bravi a
difenderci in quel momento di sofferenza. È qualcosa che dobbiamo ancora
imparare”.
Il cambio Shaqiri-Zakaria
ha fatto storcere il naso a molti.
“Onestamente non
sono d’accordo con le critiche. Questo stesso cambio, qualche giorno prima
contro gli Stati Uniti, aveva portato ottimi frutti. Oltretutto stavamo già
soffrendo anche prima di questo cambio e perciò non credo che a Petkovic si
possano addossare delle colpe”.
Partita sottotono
anche di Xhaka: qualcuno si chiede addirittura come possa piacere a Mourinho…
“Secondo me Xhaka
è un grandissimo giocatore e non lo dico soltanto perché gioca in nazionale. Se
tutti gli allenatori lo fanno giocare, anche da terzino pur di schierarlo, un
motivo ci sarà. Si fa sempre trovato libero per dettare il passaggio del
compagno, è uno che in mezzo al campo ragione con enorme intelligenza. Ci può
stare che in una partita non sia brillantissimo ma il valore assoluto del
giocatore è indiscutibile”.
Mercoledì ci
aspetta un’Italia che è sembrata molto forte.
“In effetti gli
azzurri sono un’ottima squadra ma sono convinto che non avranno vita così
facile come contro la Turchia. Sarà una partita molto più equilibrata e anche
se loro partono indubbiamente favoriti, credo che potremo giocarcela. Sono
piuttosto fiducioso”.