Europeo 2020
Pensieri spettinati sull'Euro
Divagazioni e considerazioni sul torneo continentale
Pubblicato il 14.06.2021 11:48
di Carlo Scolozzi e Angelo Lungo
Inghilterra: È una delle pretendenti al titolo continentale. La Premier League è il campionato più competitivo, la finale della Champions è stata disputata da due inglesi. Tuttavia non riescono a vincere dal 1966, puntualmente steccano. Buona la prima. La Croazia costituisce un avversario sempre ostico. Il punto debole della squadra sembra essere la mediana, sulla trequarti il valore non manca, si sogna con giovani sfrontati e senza timori tipo Mount e Foden. Scoccherà, finalmente, l'ora della gloria?
Croazia: Per anni protagonista a Europei e Mondiali, paga l'incedere inesorabile del tempo per alcuni suoi campioni. Ha tenuto dignitosamente il campo, ma niente sprazzi di tecnica e fantasia. Modric e Perisic mostrano i segni di tante battaglie, l'assenza di Rakitic a centrocampo è pesante. Sterile l'attacco che non annovera più Mandzukic, attaccante tignoso e punto di riferimento costante. Aspettando nuovi talenti. 
Pandev: Immarcescibile, l'eterno che si ripropone, capopopolo della sua nazionale. Tocco felpato, tecnica di base, Goran ha attraversato il campionato italiano con cifra stilistica ed educazione. In ogni club ha lasciato il segno e un buon ricordo. In area di rigore è letale: basta l'occasione e coglie l'attimo. Esemplare.
Olanda-Ucraina: Brera considerava il risultato perfetto lo 0-0. Tuttavia la perfezione non è umana e la bellezza è irrazionale. Bando a esasperati tatticismi e ad atteggiamenti speculativi, oranje e ucraini hanno messo in scena una contesa esaltante e frenetica, seppure condita da molti marchiani errori. Come due pugili che sul ring abbassano la guardia e si scagliano un cazzotto dietro l'altro, senza difendersi. Il resto si vedrà.