CALCIO: TORNA IN AUGE IL CATENACCIO?
Il vestitone rudimentale
Dopo la Turchia, anche la Svezia si affida al vecchio catenaccio: ritorno al passato?
Pubblicato il 15.06.2021 09:28
di Giorgio Genetelli
L’Italianella ha dismesso il vecchio vestito e la Svezia se l’è preso, forse addirittura da quella sera di Milano quando le due squadre si incontrarono e poi ai cugini è toccato un velo luttuoso per tre anni. È il vestito del catenaccio, che di solito te lo metti quando vai alla festa della birra ma se ti presenti conciato in quel modo a un qualche ricevimento fighetto ti chiudono le dita nella porta. Noi svizzeri dobbiamo far finta di nulla, che il vestitone, anche se detto esoticamente verrou, l’abbiamo adottato noi per primi, insegnatoci da Rappan, un austriaco, almeno questo.
In questo Europeo l’ha provato anche l’inadatta Turchia, ma la giovine Italia l’ha denudata con quello sforbiciare nuovo che le ha inculcato Mancini, che è un supermostro d’eleganza, dal ciuffo ai piedini. L’ha esibito un po’ anche il Galles, invero, ma contro la compassata Elvezia non è stato un test attendibile.
Ieri sera, allora, se l’è ripreso la Sveziona e in quella guisa da terrore alla Gambardella (partecipo alle feste per farle fallire) ha malmenato la Spagna ottenendo un pareggino orrido fin che si vuole, ma è come quando si porta a casa la pelle dopo una sbornia da tregenda, per restare agli ambientacci da catenaccio. La Spagnuccia sangriosa ha proposto le sue moine da sfilate inappetenti, scordando quel rettangolo che si chiama porta e dentro la quale tirare il pallone. Il vestitone-catenaccio dei rudimentali vichinghi ha sbarrato porte e portoni con l’eleganza del bue dopo la comida, ma conta, eccome.
Visto che il vestitone novecentesco funziona ancora, scommettiamo che alla prima sconfitta dell’Italianina frizzi e lazzi qualcuno tornerà a invocarlo, magari chiedendolo in ginocchio alla Svezia? Chiellini sarebbe promosso a influencer, nel caso.
(Nella foto Olsen, portiere della Svezia)