CALCIO: GIORNI DECISIVI A LUGANO
Lugano, si aspettano Braga e la licenza
Il brasiliano parte domani per il Ticino, da Berna si attendono buone notizie
Pubblicato il 15.06.2021 10:44
di L.S.
A Lugano, per il momento, tutto tace.
Tra tre giorni la squadra si ritroverà per preparare l’inizio della prossima stagione, che debutterà tra poco più di un mese. Il tempo stringe.
Domani la nuova dirigenza dovrà presentare alla Swiss Football League un ultimo documento, legato a delle garanzie economiche che ancora mancavano. Si sussurra, vicino al club, che sia una formalità. Speriamo che sia veramente così.
Insomma, se non dovessero esserci altri intoppi, tra pochi giorni potrebbe arrivare l’attesissima licenza.
Un documento fondamentale per dare credibilità a un progetto che il silenzio assordante di questi giorni sta inevitabilmente mettendo in discussione. Le ferite del passato, purtroppo, sono sempre aperte.
Intanto, da noi contattato ieri sera per telefono, Abel Braga dal Brasile conferma che volerà mercoledì alla volta della Svizzera. Con lui dovrebbe partire, secondo i media brasiliani, anche l’assistente Ricardo Colbachini, attuale tecnico della squadra di serie D del Gama.
Non è dato sapere, per il momento, se dovranno fare o meno la quarantena.
Ritardata anche la presentazione di Demba Ba, il 37.enne attaccante senegalese ex Chelsea che sembra pronto per firmare con i bianconeri.
Intanto ieri sera Angelo Renzetti, nel programma notturno Zeuro della RSI, si è lanciato in una battuta che forse non lo è: “Ora mi devo liberare di De Souza e Valbusa”. Cosa avrà voluto dire il presidente, uno che raramente butta là delle battute casuali?
In attesa di capire le nuove mosse della dirigenza sul fronte del mercato, diventa fondamentale la posizione di Leonid Novoselskyi, che sembra orientato a rivestire un ruolo di primo piano nella nuova società.
Detentore del 40% delle azioni, l’uomo d’affari russo è la persona che può, o meglio deve, garantire la continuità del club. È colui che conosce l’ambiente e la realtà bianconera e che è sembrato entrare subito in sintonia con il nuovo proprietario Thyago.
Dopo anni di forzata retroguardia, ora tocca anche a lui prendere in mano la situazione e consigliare con la sua esperienza i nuovi arrivati.
C’è una prima squadra da gestire, un movimento giovanile (Team Ticino compreso) che aspetta risposte e uno stadio che ha bisogno di vedere al più presto la luce.
Il lavoro alla nuova dirigenza non mancherà di certo.