Non bisogna
partire battuti: l’Italia è forte, per carità, ma la Svizzera se la può
giocare.
Livio Bordoli
spiega il perché del suo pensiero.
“Sento dire che l’Italia
è la favorita di questo Europeo e che ha incantato nel suo debutto contro la
Turchia. Io direi che dopo una solo partita è un po’ presto lanciarsi in questo
tipo di considerazioni: aspettiamo almeno le prime tre gare per giudicare una
squadra”.
Dunque non partiamo
battuti?
“Assolutamente
no. L’Italia ha giocato bene con la Turchia, ma lo ha fatto soprattutto dopo l’1-0.
Non credo che la Svizzera giocherà in maniera così arrendevole”.
Che tipo di gara
dovremo fare?
“Dobbiamo fare
ciò che abbiamo sempre fatto, ossia non usare quel catenaccio che ho visto fare
indegnamente da Svezia e Turchia. Non dobbiamo snaturare il nostro gioco, ma
piuttosto bisogna provare a proporre il nostro calcio costruttivo. Quando vedo squadre
come Svezia e Turchia, mi chiedo come gli allenatori preparino le partite”.
Col Galles però a
un certo punto siamo andati in difficoltà.
“La Svizzera ha
fatto piuttosto bene contro i gallesi: peccato per quei 20 minuti nella ripresa
che non siamo riusciti a gestire nella giusta maniera. Petkovic comunque non è
un allenatore che ama difendersi troppo e perciò credo che la squadra anche
stasera se la giocherà per vincere”.
Molte le critiche
che stanno arrivando addosso a Xhaka, per le prestazioni in campo e gli atteggiamenti
fuori dal campo.
“Purtroppo mi sta
deludendo, è un ragazzo a cui manca l’umiltà. Prima il tatuaggio, poi i
capelli, prima ancora la sfilata sulle auto: sembra quasi che con questo
atteggiamento abbia voglia di provocare. Ora deve tirar fuori una grande
partita contro l’Italia, altrimenti è inevitabile che gli pioveranno addosso
tante critiche”.
Pronostico?
"Potrebbe finire in pareggio: dico 1-1".