Qualcosa non va:
a questo punto sembra chiaro.
Tra Renzetti e
Thaygo ci sono le prime incomprensioni.
Il presidente è preoccupato:
da qualche giorno lo dice a chi gli sta attorno. Non si fida completamente, non
capisce il progetto del nuovo gruppo capeggiato da Thyago. Anche alla RSI, qualche ora fa lo ha confermato:
“Preferisco non dire ciò che penso”.
Lui che ha dato ai nuovi proprietari piena fiducia e soprattutto le firme per gestire la società
in questo periodo, forse se ne sta pentendo. Perché lo ha fatto senza avere le
garanzie economiche? È la domanda che si fanno in tanti.
Thyago invece è
spavaldo e a Teleticino aggiunge: “Arriveranno altri due nuovi giocatori,
elementi di un livello che in Svizzera non avete mai visto”.
Sulle parole preoccupate
di Renzetti, il brasiliano chiosa: “Il presidente è uno che vive le emozioni
giorno per giorno, io invece guardo a lungo termine. La licenza? Il Lugano dispone
già di una licenza, per il cambio di proprietà ci sono soltanto dei problemi burocatrici
che verranno presto sistemati”.
Infatti il suo gruppo
attende ancora la nuova licenza (il termine dovrebbe essere mercoledì) e deve
mettere le ultime garanzie economiche. Ormai di tempo non ce n'è più molto.
Se tutto è ancora
in stand-by, la campagna acquisti invece va avanti. Le firme di Braga, Demba Ba
e di altri grandi campioni (Thyago dixit) in arrivo potrebbero incidere pesantemente sul
bilancio del Lugano della prossima stagione. E se non arrivasse la licenza? E
se non ci fossero le adeguate coperture economiche? Come farebbe il Lugano a
garantire questi stipendi senza rischiare un pesante buco finanziario che
potrebbe anche risultare fatale?
Renzetti a questo
proposito commenta con un laconico e preoccupante “non voglio nemmeno pensarci”. Due giorni fa disse "sarebbe un dramma...". Insomma, niente di rassicurante. Anzi.
Oggi intanto il
FC Lugano è tornato ad allenarsi: test covid e primi test fisici. Si continua
domani e poi lunedì prima sessione di gruppo.
Quando arriverà
Abel Braga? Attualmente il tecnico brasiliano è in Italia, a Milano, in attesa
del permesso di lavoro. Dovrebbe arrivare anche lui, come la licenza, la prossima
settimana.
Ieri è tornato
dalle vacanze Leonid Novoselskyi, proprietario del 40% delle azioni del club e
uomo che potrebbe portare una schiarita in società. Fu lui che a suo tempo
(Renzetti dixit) trovò l’accordo con il gruppo brasiliano di Thyago e rifiutò
l’offerta dell’ex presidente del Basilea Heusler che voleva comprare il 100%
del club. Tra il nuovo gruppo e il detentore della minoranza era infatti
scattata la scintilla.
A questo punto Novoselskyi
è l’uomo che potrebbe riportare ordine tra le parti e ridare slancio e
credibilità a un progetto che in questi giorni sta vivendo più di speranze che
di certezze.
Dalla Svizzera
interna intanto, chi conosce bene l’ex presidente del Basilea Heusler, assicura
che il suo gruppo è ancora interessato a comprare il Lugano ed è in attesa
degli sviluppi.
Ora, senza voler
fare processi alle intenzioni della nuova dirigenza, che si spera essere
solvente così come appare essere ambiziosa, il dilatarsi dei tempi della
licenza e delle garanzie economiche crea soltanto tanta confusione e genera
incertezza. Cosa di cui, a un mese dall’inizio del campionato,
la squadra e l’ambiente non hanno assolutamente bisogno.
I fantasmi del
passato tornano ad aleggiare. Bisogna spazzarli via al più presto.