Un fulmine non
proprio a ciel sereno ma comunque un fulmine.
Di quelli grossi,
di quelli che squartano in due le strade e che lasciano macerie ovunque.
Angelo Renzetti
interviene a EcoTV (la trasmissione andata in onda questa sera sulla pagina facebook
di ecodellosport.ch) e parte subito forte.
Presidente, cosa
sta succedendo? Dobbiamo essere preoccupati per la situazione Lugano?
“Mi piacerebbe
poter tranquillizzare tutti ma non è possibile in questo momento. Non sono
tranquillo nemmeno io…”.
Ma in due parole
cosa sta accadendo?
“Spero soltanto
che non stia succedendo una frode”!
Addirittura?
“Addirittura,
sì”.
Pensa di essere
stato frodato presidente?
“Non è che lo
penso, vorrei soltanto che non avvenisse questo”.
Ma come è
possibile che una persona così scaltra come Lei si faccia “fregare” così?
“Perché io sono
furbo ma onesto. Non è una questione di essere o meno creduloni: io cerco di
rispettare i patti, poi se c’è qualcuno che invece non li rispetta, io non
posso farci nulla. Non posso andare lì con la pistola”.
La domanda che ci
si fa è questa: come mai senza avere le garanzie economiche, Renzetti ha dato
in mano le chiave della società ai nuovi dirigenti? Bisogna avere molta fiducia
nelle persone per fare una cosa del genere, no?
“Sì lo so, ma il
calcio va veloce, bisogna fare il mercato, c’è una preparazione da svolgere e
stipendi da pagare. Sarebbero dovuto arrivare dei pagamenti e invece finora
sono avvenute soltanto delle spese. Ora devo cercare di tenere la barca a
galla”.
Ma i soldi che
Lei sta aspettando arriveranno?
“Io spero di sì,
anche perché avevo già fatto la mia settimana di vacanza con tranquillità,
pensando di essermi tolto un fardello dalle spalle e invece probabilmente ce
l’avrò ancora più pesante di prima”.
La licenza arriverà mercoledì?
“Non lo so, ma
spero di sì. Io ho fatto tutto il possibile, ho avuto fiducia nelle persone e
penso di aver dato tutto ciò che potevo. Se gli altri non hanno la volontà di
rispettare gli accordi o hanno degli scheletri nell’armadio non posso farci
nulla”.
Non crede di aver
sbagliato anche Lei a questo punto?
“È possibile,
probabilmente ho dato fiducia laddove non dovevo. Mi spiace per tutti,
giocatori e impiegati della società, che venerdì sono venuti da me molto
preoccupati, per i tifosi e ovviamente anche per me stesso”.
Tra l’altro la
nuova dirigenza sta firmando contratti importanti e verosimilmente onerosi,
vero?
“Hanno fatto
delle cose che per contratto non avrebbero nemmeno potuto fare. Io mi sono
fidato, pensando che avrebbero portato avanti delle trattative senza arrivare
alla firma”.
Tra questi nuovi
contratti c’è pure quello del nuovo allenatore Braga.
“Io spero che
l’allenatore resti a Milano, o addirittura che torni in Brasile in attesa che
le cose si sistemino. Vista la caratura del personaggio rischiamo di fare delle
figure barbine in tutto il mondo”.
L'interessamento del gruppo legato a Heusler c'è ancora?
"Mi sono già mosso in questo senso ma bisogna vedere cosa vuol fare Novosleskyi, che non vuole cedere il suo 40% mentre Heusler vuole il 100%. Se non lo farà si assumerà le sue responsabilità".
Possiamo
terminare con un messaggio di speranza? Il Lugano non fallisce, vero?
“Spero proprio di
no. Ho fatto sacrifici per dieci anni e non vorrei scivolare proprio adesso su
una buccia di banana”.