CALCIO
“Pornicol” non ci sta: denunciata Pornhub
"I video hanno distrutto la mia vita" dice la calciatrice scozzese
Pubblicato il 21.06.2021 09:39
di Giorgio Keller
Leigh Nicol ha deciso: non ci sta. "I video hanno distrutto la mia vita" dice la calciatrice scozzese della società londinese del Crystal Palace informando che intende far causa alla piattaforma di canali erotici Pornhub rea, questa, di aver mostrato video sessuali che sarebbe stati “hackerati” da un suo iCloud personale nel 2019.
Venerdì scorso, trentaquattro donne americane hanno fatto causa alla piattaforma pornografica Pornhub accusando la società proprietaria MindGeek di creare un "mercato per la pornografia infantile" e "altre forme sessuali" non consensuali. La loro accusa è ricca di oltre 170 pagine.
Tra le trentaquattro, la Nicol. I video sessuali della giocatrice, ora 25enne, erano finiti su internet dopo che gli hacker si procurarono accesso al suo server iCloud nel 2019, questo lo riferisce l’autorevole quotidiano "Daily Mail".
Nei filmati, Leigh ha 18 anni. I video sono finiti dall’internet su Pornhub.com – trasmessi o pescati non è dato a sapere - dove gli operatori li hanno poi cancellati ma solo dopo numerose segnalazioni. A quel punto, però, i video andati in rete fecero già… molti gol salendo sul podio dei tre più popolari a diverse riprese. E alla nostra venne affibbiato il nomignolo effettivamente poco simpatico di “pornicol”.
"Quando i filmati sono arrivati su Pornhub, hanno distrutto la mia vita", dice la Nicol. "Il fatto ha distrutto la mia personalità, mi ha svuotata di ogni felicità. Mi ha fatto sprofondare in quasi due anni di vergogna, depressione, ansia, pensieri orribili, umiliazione pubblica e cicatrici. Porto quelle cicatrici con me fino ad oggi".
Ed è stata incapace al lavoro per un anno; ha dovuto prendersi una pausa dal gioco del calcio per oltre una stagione. All’accusa di essere una "classica impresa criminale", il cui modello di business è basato sullo sfruttamento di filmati che mostrano violenza sessuale, Pornhub risponde che “non tollera contenuti illegali e indaga su qualsiasi reclamo o accusa sui contenuti e sulle nostre piattaforme". Nel frattempo, comunque, Leigh Nicol ha ritrovato la maglia di titolare delle “Palace Women”.