Giù il cappello
davanti a Angelo Renzetti. E aggiungo, davanti a Leonid Novosleskyi.
Chi nella vita
ammette di avere sbagliato e chiede scusa, merita comunque rispetto.
Se oltretutto
decide di andare avanti e lottare, in una situazione oggettivamente difficile,
bisognerà cercare di dargli una mano.
Tutti. Tifosi,
città e sponsor.
Renzetti ha
sbagliato e l’ha fatto in maniera abbastanza clamorosa. Soprattutto per una
persona come lui, abituato a fare affari e perché aveva sempre detto “lascerò
il Lugano in buone mani”.
L’impellenza di
vendere l’hanno spinto a fidarsi, troppo, di persone che sono arrivate senza
pedigree né garanzie.
Sbagliano anche i
migliori. Ci sta. Come dice lui, ora guardiamo avanti.
Detto di
Renzetti, che dopo dieci anni non deve più dimostrare nulla, un complimento va
fatto pure a Leonid Novoselskyi, che detiene il 40% delle azioni. E che
soprattutto, in questi anni, ha messo tanto impegno, passione e soldi nel
settore giovanile del FC Lugano. Un compito tutt’altro che semplice.
Ebbene, ieri
Novoselskyi aveva ancora cercato di difendere l’operato di Thyago De Souza, ma
la notte gli deve aver portato consiglio.
Ha capito che
avrebbe dovuto schierarsi: con o contro Renzetti.
Non ha chiuso la
porta a Thyago, di cui ha detto di essere ormai un amico, ma forse ha capito
che in questo momento non è ciò che serve al Lugano. Troppo rischioso fidarsi
di chi, finora, non aveva messo un centesimo nel club (Renzetti dixit). Insomma,
anche Leonid si era sbagliato: ha capito e a modo suo, alleandosi con Renzetti,
ha rimesso le cose a posto.
La scelta di
Novoselskyi consente a Renzetti di tirare un sospiro di sollievo, di
riconquistare un partner affidato e affidabile e vedere il futuro un po’ meno
nero.
Certo, sarà una
stagione difficile, sia dal punto di vista economico che tecnico, ma l’ambiente
Lugano ha dimostrato in questi anni di avere le risorse necessarie per venire
fuori anche dalle situazioni più delicate.
C’è da sciogliere
soprattutto il nodo relativo all’allenatore. Difficile che Braga possa venire a
Lugano in queste condizioni. E allora?
Renzetti ha in
mente il nome di Baldo Raineri per entrare in corsa in una situazione delicata.
Conosce la
realtà, sa lavorare con i giovani, si è sempre adattato alle situazioni più
complicate e per finire costa poca.
Potrebbe essere
lui, visto che ormai Jacobacci si è già accasato in Francia, il nome su cui puntare.
Con uno staff
tecnico così collaudato è una “scommessa” che si può fare.