CALCIO: IL LUGANO TORNA IN MANO A RENZETTI
"Ho sbagliato ma ora riparto. Ho il nome dell'allenatore..."
Renzetti in conferenza stampa ha chiuso il capitolo De Souza e ne ha aperto un altro
Pubblicato il 22.06.2021 17:49
di Luca Sciarini
Giù il cappello davanti a Angelo Renzetti. E aggiungo, davanti a Leonid Novosleskyi.
Chi nella vita ammette di avere sbagliato e chiede scusa, merita comunque rispetto.
Se oltretutto decide di andare avanti e lottare, in una situazione oggettivamente difficile, bisognerà cercare di dargli una mano.
Tutti. Tifosi, città e sponsor.
Renzetti ha sbagliato e l’ha fatto in maniera abbastanza clamorosa. Soprattutto per una persona come lui, abituato a fare affari e perché aveva sempre detto “lascerò il Lugano in buone mani”.
L’impellenza di vendere l’hanno spinto a fidarsi, troppo, di persone che sono arrivate senza pedigree né garanzie.
Sbagliano anche i migliori. Ci sta. Come dice lui, ora guardiamo avanti.
Detto di Renzetti, che dopo dieci anni non deve più dimostrare nulla, un complimento va fatto pure a Leonid Novoselskyi, che detiene il 40% delle azioni. E che soprattutto, in questi anni, ha messo tanto impegno, passione e soldi nel settore giovanile del FC Lugano. Un compito tutt’altro che semplice.
Ebbene, ieri Novoselskyi aveva ancora cercato di difendere l’operato di Thyago De Souza, ma la notte gli deve aver portato consiglio.
Ha capito che avrebbe dovuto schierarsi: con o contro Renzetti.
Non ha chiuso la porta a Thyago, di cui ha detto di essere ormai un amico, ma forse ha capito che in questo momento non è ciò che serve al Lugano. Troppo rischioso fidarsi di chi, finora, non aveva messo un centesimo nel club (Renzetti dixit). Insomma, anche Leonid si era sbagliato: ha capito e a modo suo, alleandosi con Renzetti, ha rimesso le cose a posto.
La scelta di Novoselskyi consente a Renzetti di tirare un sospiro di sollievo, di riconquistare un partner affidato e affidabile e vedere il futuro un po’ meno nero.
Certo, sarà una stagione difficile, sia dal punto di vista economico che tecnico, ma l’ambiente Lugano ha dimostrato in questi anni di avere le risorse necessarie per venire fuori anche dalle situazioni più delicate.
C’è da sciogliere soprattutto il nodo relativo all’allenatore. Difficile che Braga possa venire a Lugano in queste condizioni. E allora?
Renzetti ha in mente il nome di Baldo Raineri per entrare in corsa in una situazione delicata.
Conosce la realtà, sa lavorare con i giovani, si è sempre adattato alle situazioni più complicate e per finire costa poca.
Potrebbe essere lui, visto che ormai Jacobacci si è già accasato in Francia, il nome su cui puntare.
Con uno staff tecnico così collaudato è una “scommessa” che si può fare.