EUROPEO 2020
L’amore salvato da Goretzka
Due sussulti in coda a una giornata difficile per la Germania
Pubblicato il 24.06.2021 18:25
di Giorgio Genetelli
Leon Goretzka prima ha eliminato l’Ungheria dall’Europeo e poi ha festeggiato con la bandierina arcobaleno, al grido di Viva l’amore. Due sussulti in coda a una giornata difficile per la Germania, sia in campo che fuori. Il veto della Uefa all’illuminazione della Allianz Arena di Monaco con i colori dell’arcobaleno ha caricato un po’ tutti, a favore o contro.
Patemi tedeschi: prima con tutta una serie di dichiarazioni smemorate della Uefa, del tipo che la politica non può entrare nello sport eccetera, in contrasto alla pulsione civile dei diritti di tutti, e poi con l’opposizione dell’Ungheria intesa come squadra alla Mannschaft multiculturale, dentro uno stadio dove al florilegio di colori si è opposto il nero della curva ungherese, e chissà quale mai sia il richiamo dato che i colori della squadra sono bianco rosso e verde.
Del resto le sgarberie stavano andando avanti da giorni tra tedeschi e ungheresi (nel calcio cominciarono nel ’54), soprattutto fuori dallo sport, per inciso e senza fare nomi che non sono in rosa.
Restiamo in campo. Quando la Germania stava per incassare la seconda e ben più tremenda sconfitta di giornata, che l’avrebbe eliminata dall’Europeo, si è fatto avanti il compagno Leon Goretzka - di dichiarate idee antifasciste che secondo noi hanno dato una leggera motivazione al centrocampista di origini polacche - che con un rasoterra da fuori area ha fatto un buco nella rete e nelle speranze magiare salvando la sua squadra e probabilmente anche le sue idee.
La domanda seguente è già una risposta: e se l’amore vincesse sempre?