Olanda-Repubblica Ceca: l'Olanda prima conferma e poi smentisce se stessa. Manca una clamorosa occasione e viene inopinatamente eliminata. La Repubblica Ceca, concentrata, non si lascia sfuggire l'opportunità e la prima sorpresa dell'Europeo è servita. I tulipani avevano in mano la partita, sembrava che da un momento all'altro potessero passare. Ma come nella vita gli equilibri sono precari e fragili, ecco che il maldestro De Ligt commette un errore sesquipedale: inciampa, cade e si fa espellere. I cechi non si fanno pregare e ne approfittano. Uno-due micidiale e passano il turno. Alla fine con pieno merito. Il risultato non sempre arride ai più forti, ma a quelli più bravi. Schick ha nel nome il suo destino, giocatore tecnico ed elegante, si sta esaltando e il suo talento si sta confermando. Ritorna da lontano.

Belgio-Portogallo: i detentori del titolo abdicano, ci sono dei nuovi pretendenti. Belgio-Portogallo, nonostante le premesse, non ha offerto un grande spettacolo. Partita equilibrata, sbloccata da Thorgen, l'Hazard che non t'aspetti: un colpo da biliardo, un tiro mancino, una traiettoria che diventa imprevedibile e che inganna Rui Patricio. Il Belgio ha costruito la sua vittoria su questo gol: difendendosi e ripartendo. Il Portogallo ha cercato di reagire nell'ultimo quarto d'ora: tanta foga, tanto ardore, molta confusione. Grandi assenti della partita Ronaldo e Lukaku, rimasti impastoiati nel grigiore della partita. Da queste squadre ci si aspettava ben altro, l'ha fatta da padrone la tensione.