CALCIO: BRAGA PRESENTATO E POI SUBITO IN PANCHINA
Il Braga day, tra tante parole e molti gol
Presentato ieri mattina al Casinò, in serata ha vinto 9-1 contro il Sementina
Pubblicato il 30.06.2021 21:37
di L.S.
È una giornata lunga, iniziata nel lussuoso casinò di Lugano e finita nell’accogliente tendone dell’Isola di Sementina.
Dopo le vicissitudini che tutti conosciamo (Angelo Renzetti dixit), Abel Braga ha finalmente potuto debuttare sulla panchina bianconera.
Niente di particolare, per carità, anche perché la differenza con il Sementina (così com’era già successo sabato con il Losone) è troppo grande per fornire qualsiasi credibile riferimento.
Un 9-1 che serve soltanto a scaldare un po’ i motori in vista delle prossime amichevoli che dovranno dare al neo tecnico delle indicazioni più precise.
Sabato a Cornaredo contro il Rapperswil, poi Winterthur e infine molto probabilmente ci sarà il 17 o 18 luglio, la sfida con l’Inter: dopo, ne sapremo sicuramente di più.
Braga, che in mattinata aveva detto di aver voglia di “instaurare un buon rapporto con i giornalisti”, offre subito un titolo alla sgambata di Sementina: “Per alcuni ruoli vedo tanta concorrenza”.
È una cosa che gli piace e non lo nega. Ci sarà da sgomitare per finire nell’undici titolare che il 25 luglio debutterà contro lo Zurigo. Al netto ovviamente di qualche partenza che inevitabilmente bisognerà operare.
Ci saranno anche dei movimenti in entrata: Renzetti ha parlato durante la presentazione di Braga di “3-4 brasiliani con cui speriamo di poter fare delle plusvalenze”.
Sempre il presidente ha poi riconosciuto a Braga “una grande sensibilità per aver capito le nostre difficoltà di fronte ai contratti onerosi che aveva firmato con i candidati acquirenti”. Una definizione più azzeccata, per Thyago e soci, non poteva esserci.
Dopo aver confidato il suo timore di dover ripartire per il Brasile ancor prima di sbarcare a Lugano, Braga ha messo subito un paio di puntini sulle i: “Il calcio da noi non è un Carnevale. Va bene il gioco offensivo ma sempre con una certa intelligenza e la giusta mentalità”.
Sul nostro calcio, che ovviamente conosce poco, Braga rimane stupito di una cosa (che per noi invece è un’abitudine da ormai una decina di anni): “Non capisco come una squadra possa vincere il campionato con 30 punti di vantaggio”. Forse tra qualche  mese lo capirà anche lui.
L’impressione, sentendolo parlare, è che forse non abbia capito dov’è realmente arrivato. Troppa euforia? Troppe aspettative? Meglio chiederglielo e verificare subito.
“So che sarà più difficile rispetto allo scorso anno ma l’obiettivo è quello di diminuire la differenza con quelli che ci stavano davanti”. Ambizioso ma con moderazione. Giusto così.
L’ultima questione spinosa è relativa a Demba Ba: il giocatore, che ha firmato un contratto di un anno e si dice un altro accordo per diventare poi direttore sportivo, venerdì sarà a Cornaredo per il primo allenamento. Sarà anche l’ultimo?
Sempre Renzetti: “Andrò a pranzo con lui e Novoselskyi (che l’ha tanto voluto, ndr) per capire cosa possiamo fare con il suo contratto oneroso. Noi non possiamo permetterci certe cifre, vedremo come potremo risolvere la cosa”.
Si spengono i microfoni e si staccano le telecamere. Renzetti è ancora seduto alla sinistra del tavolo e chiude con una battuta: “Adesso avete capito cosa unisce il nostro nuovo allenatore e il sottoscritto”.
Onestamente no. Cosa? L’amore per il calcio? L’ambizione di portare in alto il Lugano? La mezza fregatura presa da Thyago? Lo ignoriamo.
Il presidente sorprende (ancora una volta) tutti: “Siamo due persone che dicono sempre la verità”.
Un collega si volta di scatto e sussurra: “ricordiamoci di questa battuta, prima o poi nel calcio tutti dicono qualche bugìa”.