Calcio
"Losone, una sfida stimolante"
Gabriele Censi alla sua prima esperienza da Mister
Pubblicato il 01.07.2021 10:05
di Carlo Scolozzi
Un po' promoter, un po' Mister: Gabriele Censi ha appeso gli scarpini al chiodo solo ieri, nell'amichevole fra Sementina e Lugano. La prossima stagione allenerà il Losone in Terza.
Mister, ci parli della sua professione e delle difficoltà incontrate per via del covid.
"È stata molto dura durante la pandemia. Per più di un anno e mezzo siamo stati fermi per quanto riguarda i concerti. Ci siamo reinventati con le mostre".
Che proponete?
"Abbiamo una mostra di Bansky a Basilea, una di Andy Warhol a Montreux e dal 22 al 28 luglio organizzeremo quattro concerti a Castelgrande a Bellinzona. Vorremmo fare qualcosa a Locarno a fine estate e in autunno speriamo di poter puntare sulla stagione teatrale".
Dall'organizzazione di eventi al calcio: perché Losone?
"Perché c'è un progetto affascinante. Mi ha chiamato il rientrante Damiano Cossi, che vuole ricreare l'ambiente degli anni d'oro. Lì ho giocato per cinque anni da attaccante".
Obiettivi ambiziosi?
"Ma non troppo. Vogliamo disputare un campionato dignitoso, essere il più competitivi possibile e a breve termine riportare il Losone ai massimi livelli del calcio regionale. Ringrazio il Losone per la possibilità stimolante".
Quali sono i suoi modelli?
"Prenderò spunto dai grandi: Guardiola per il gioco palla a terra e Conte per il coaching attivo. Ma sono dei colossi che posso solo ammirare da lontano".
Svizzera-Spagna: è fiducioso?
"50 e 50. La squadra è motivatissima e ciò potrebbe giocare a nostro favore. Con la Francia è stata la partita perfetta, la nostra generazione non ne aveva mai vista una così, ce la ricorderemo a lungo. Mi sono sentito orgoglioso e felice. 
Curiosità: ieri ha giocato contro il Lugano, come giudica Braga?
"Ha solo guardato la partita, non è neanche intervenuto. Giusto così, penso che non sappia ancora i nomi dei giocatori. Devono rodarsi. Per me è stato bello chiudere contro di loro".