Calcio
"Al Kriens per valorizzare i giovani"
Davide Morandi ci racconta la sua nuova avventura in Challenge League
Pubblicato il 06.07.2021 10:53
di Carlo Scolozzi
Ormai da qualche settimana Davide Morandi è il nuovo allenatore del Kriens in Challenge League. Dopo le esperienze con Locarno e Lugano, quindi, il buon Davide si rituffa nelle acque della Challenge League e lo fa con calma e sangue freddo.
Com'è nata la trattativa, Mister?
"Mi hanno contattato, abbiamo discusso e abbiamo trovato il modo di metterci d'accordo".
Qual è il progetto? 
"Seguiremo semplicemente le linee guida del club, ossia quelle di una società formatrice che attinge ai serbatoi di Super League, agevolata in questo obiettivo dalla sua posizione geografica e dalla collaborazione col Lucerna".
Come affronta questa nuova sfida in terra lucernese?
"Con grande equilibrio e con la consapevolezza che mi è stato affidato un compito stimolante. Non faccio voli pindarici, voglio solo lavorare con umiltà e in silenzio e fare ciò che la società mi chiede".
Obiettivo salvezza?
"È l'unico possibile, assieme naturalmente a quello di far crescere i nostri giovani in prospettiva di un loro approdo nella massima categoria del calcio svizzero. Aggiungo che, visto e considerato come si muovono le nostre dirette concorrenti, raggiungere questa salvezza sarà più difficile che nella scorsa stagione".
Dal Kriens alla sua ex squadra, il Lugano. Come giudica il nuovo corso?
"Il Lugano è giustamente un cantiere aperto, ma il carisma del tecnico Braga gli darà grossi benefici e sarà avvantaggiato anche tutto il calcio ticinese".
Un'altra sua ex squadra, l'ultima, è il Bellinzona. 
"La ringrazio per avermi dato la possibilità di rimettermi in gioco: se sono qui a Kriens devo dire grazie ai granata. Per il futuro penso che Bentancur e la società faranno di tutto per tornare dove meritano".
Dal Ticino all'Europeo: che semifinali si aspetta?
"Un bellissimo Italia-Spagna sul piano del fraseggio e un emozionante Inghilterra-Danimarca con due nazionali letteralmente spinte dai rispettivi popoli".