Cento buche in un
solo giorno. Stiamo parlando di golf.
Detto così sembra
una follia.
Chi pratica questo
magnifico sport sa che dopo 18 buche e qualche ora passata sul campo, la
stanchezza inizia a sentirsi sulle gambe e ad annebbiare la mente.
Non dev’essere
ovviamente il caso di questi sette ragazzi ticinesi, tutti amici e membri del
golf club di Lugano, che ieri hanno compiuto questa incredibile impresa.
Lo scorso anno
fecero 72 buche: ma ovviamente non era sufficiente.
Ci spiega tutto Leonardo Bono, uno degli artefici.
“In effetti dopo
aver giocato lo scorso anno le 72 buche (4 giri del campo) ci siamo detti che
avevamo ancora energie per tentare qualcosa di più ambizioso e così stavolta abbiamo
provato con una cifra tonda, le 100 buche. Siamo partiti alle 5.10 del mattino
e siamo arrivati alle 22.30: circa 17 ore, contando però uno stop di un’ora per
il temporale”.
Stanchi?
“Al di là della
stanchezza, le ultime buche giocate al buio sono state un po’ pesanti e anche
poco divertenti. Facevamo tutto di corsa, con due soli bastoni, il legno 3 e il
pitch. Così era più facile correre senza la sacca che ci eravamo portati in
spalla (qualcuno trascinata su un carrello) per tante ore. Onestamente è qualcosa
che volevamo fare ma che non rifaremo più. Era uno sfizio che volevamo
toglierci”.
Programmi per il futuro?
“Torneremo sulle 72 buche magari apportando delle varianti al gioco. Ormai è una
tradizione e una volta all’anno ci piace giocare in questo modo. Finché saremo
giovani e tutti atleti credo che potremo farcela…”.
NELLA FOTO DA SIN. Gabriele Romani (hcp 0.0), Thomas Romani (hcp 2.5), John Burki (hcp 0.2), Francesco Quirici (hcp 2.4), Leonardo Bono (hco -3,5), Niccolò Franchi (hcp 2.6), Edoardo Scialanga (hcp -2.7)