CALCIO: COPA AMERICA
L'autunno del Sudamerica
Dov'è finita la magìa del calcio sudamericano? Se anche il Brasile delude...
Pubblicato il 11.07.2021 08:40
di Giorgio Genetelli
Il Brasile ha cozzato contro un altro Maracanazo perdendo la Copa America, battuto dall’Argentina. Come dice il collega d’assalto Luca Sciarini, partita bruttissima. Ma come? Eh sì, il calcio sudamericano si è disseccato, forse addirittura perduto, a dispetto dei suoi giocatori che sono quasi tutti al soldo dell’Europa. Anzi, forse è proprio per questa migrazione che quel favoloso continente ormai delude, snaturato nella sua gioia e nella sua ferocia dai tatticismi di noi vecchi strateghi, che andiamo bene per il Vecchio Continente ma se proviamo a esportare le nostre conoscenze imperialistiche tramite i calciatori di laggiù la cosa riesce come una minestra allungata e acida.
È come quando Plinio Martini parlava degli emigranti ticinesi, che a un certo punto non si sentivano più né di qua né di là.
L’Argentina, a modo suo, riesce comunque a non trasfigurarsi troppo, dato il suo gioco arcigno e scontroso. Gioca male, certo, e Messi è quasi il peggiore della serata, ma la sua tradizione da combattimento non è troppo violata dalla modernità europea. Quello che ne esce peggio è il Brasile, che oltre a perdere la finale, ha perso anche la sua identità. Di futbol bailado neanche l’ombra, tutti sembrano spaesati e alla ricerca cieca di qualcosa che hanno ma non trovano più, vestiti come sono di una corazza europea che non è una difesa ma una prigione per le loro emozioni. È sparita la creatività, si vedono passaggi sbagliati che fanno inorridire anche i ricordi, appare spesso invece una durezza fuori luogo, con tackle affondati inutilmente e goffamente mancati.
Purtroppo, tecnologia e preparazione stanno omologando tutti i mondi del calcio. E se perfino tra i dilettanti si parla di roba come “quinto” o “scarico”, figurarsi per i professionisti. Un conformismo che solo l’Europa riesce a volte a spezzare perché è pur sempre all’avanguardia nella ricerca di cose nuove. Il Sudamerica invece resta lì a coprirsi di salsedine come uno scoglio e invece di tornare indietro alla ricerca della sua bellezza perduta, affonda. Senza ritmo, senza sorriso, senza idee, un autunno tardo con le foglie macerate a terra.