Wimbledon 2021
La sostenibile grandezza di un campione
Impresa storica di Novak Djokovic
Pubblicato il 11.07.2021 22:01
di Angelo Lungo
Spiega Andre Agassi: “Il tennis è uno sport solitario. Non c'è posto dove nascondersi quando le cose vanno male. Niente panchina, niente bordo campo, nessun angolo neutrale. Ci sei solo tu, nudo”.
Wimbledon. Un teatro all'aperto: dove si recita un copione epico. Il centrale: il colore verde del campo, che poi diventa spelacchiato sulle righe di fondo. I giocatori di bianco vestiti: la tradizione che si rinnova, la modernità, sospesa, che deve attendere e che forse non arriverà mai.
Il significato di un torneo speciale: un'atmosfera che rimanda a ricordi suadenti e che suscita un sentimento delicato che si vorrebbe perennemente confermato.
La vittoria arride, meritoriamente, a un campionissimo: Novak Djokovic.
I numeri all'apparenza sono freddi, ma quelli del serbo sono impressionanti e sembrano note di uno spartito che sarà suonato per decantare le lodi di un grande: 30 finali nei tornei dello Slam e 20 successi; sesta vittoria a Londra, che segue Melbourne e Parigi; possibilità di conseguire il Grande Slam, conquistando New York.
Nole da Belgrado ha battuto in finale l'italiano Matteo Berrettini. Una partita tesa ed equilibrata. Entrambi erano consci di giocarsi molto e l'emozione può tradire se non imbrigliata.
Il numero uno al mondo, è un giocatore completo, allo stato attuale può essere battuto solo da se stesso. Nonostante l'età è un atleta formidabile: mostra una freschezza incredibile e un'agilità impressionante. Il suo dominio è sul piano mentale: ossia ha una straordinaria capacità di essere presente e lucido nei momenti topici e ha una stupefacente consapevolezza dei propri mezzi. 
Un cinismo ben indirizzato.
L'azzurro ha potuto contare sull'appoggio del pubblico che lo ha supportato, ha lottato e ha mostrato buoni numeri, ma tutto questo non è bastato.
Djokovic ha un talento innato, che può diventare un orpello, pura estetica se non riempito. È necessaria una costante applicazione. Utilizzare tutta l'energia interiore. E poi: coraggio; autocontrollo; resistenza; fantasia.
Un sacrificio continuo, rimanere a certi livelli nello sport moderno richiede rinunce e motivazioni.
Icastica la scena finale: il serbo si è disteso lungo il campo, ha salutato gli spettatori, poi si è inginocchiato, ha preso un ciuffo d'erba e lo ha masticato, d'altra parte lui è un vegano.
Scrive Stephen King: “Il talento da solo vale poco. Ciò che separa il talentuoso dalla persona di successo è il duro lavoro”.