Ieri l’Assemblea
della Lega di hockey ha deciso il regolamento per l’assegnazione del campione
svizzero in caso di interruzione per pandemia.
Verrà dichiarato
campione il primo in classifica se avrà giocato almeno il 75% delle partite,
ossia 39 partite, calcolando ovviamente la media dei punti ottenuti dalle varie
squadre.
Se si dovesse
invece interrompere la stagione durante i playoff, verrà dichiarata campione la
squadra meglio piazzata durante la regular season, sempre che sia ancora in
lizza nei playoff e non già stata eliminata.
Ma cosa ne
pensano giornalisti e tifosi di questa decisione?
Abbiamo sentito
alcuni pareri dei nostri amici/collaboratori.
Mauro Antonini
(giornalista): “Se il Lugano dovesse vincere il titolo in questo modo io sarei
comunque contento e lo sentirei come fosse l’ottavo, senza distinzioni. Sarebbe
un bel premio per gli sforzi fatti dalla società. Sarebbe un titolo vinto nella
sofferenza e nell’incertezza. In questo periodo comunque non c’è proprio nulla
da festeggiare. Se non una eventuale fine della pandemia”.
Erasmo Pelli (ex
dirigente e tifoso HCL): “La decisione della Lega ha senza dubbio senso, anche
perché una mancata conclusione della stagione vanificherebbe tutti gli sforzi
fatti dalle società. Trovo abbastanza logica anche la soluzione nel caso in cui
non si terminassero i playoff”.
Doriano Baserga (giornalista
e nostro luganologo): “Sarebbe un campionato monco e non avrebbe molto senso
assegnare così il titolo. Piuttosto toglierei qualche turno di regular season e
poi organizzerei i playoff in una bolla. Magari in un posto suggestivo come
Davos. Allora sì che sarebbe vero titolo. Dopo solo 39 partite di regular
season, giocate in queste condizioni, non lo sentirei mio”.
Cristiano Perli
(scrittore e tifoso HCAP): “Se le regole sono quelle, stabilite e concordate da
tutti, è giusto che chi vince festeggi il titolo esattamente come in passato. Significa
che durante quelle 39 o più partite, aveva fatto meglio di tutte le altre
squadre. So che è difficile che possa vincere l’Ambrì, ma semmai dovesse
succedere, allora Berset dovrebbe riaprire i bar e togliere il divieto di
assembramenti”.
Kubilay Türkyilmaz:
“Se vincessi un campionato così non lo sentirei al cento per cento. Nello sport
contano le emozioni, condivise con i tifosi allo stadio. Senza i playoff e il
pubblico sarebbe come vincere un mondiale di calcio stando in panchina. Non ti
senti veramente protagonista fino in fondo”.