CALCIO: SABBATINI CAPITANO DEL LUGANO
"Vorrei restare qui ancora a lungo..."
Parla il capitano del Lugano Sabbatini: Braga, gli obiettivi e domani l'Inter
Pubblicato il 16.07.2021 04:05
di L.S.
Tra nove giorni si farà sul serio. A Cornaredo contro lo Zurigo il Lugano inizierà la sua settima stagione consecutiva in Super League. Niente male, se pensiamo da dove arrivava questa squadra prima dell’era Renzetti e il fallimento che lo aveva costretto alla fusione con il Malcantone/Agno.
Ieri mattina, a fine allenamento, Sabbatini, Custodio, Ziegler e Lovric sono rimasti una buona mezz’ora a tirare punizioni.
Il capitano, con il suo destro a girare, è riuscito qualche volta a superare la barriera e a infilare il portiere.
Che sia di buon auspicio per l’imminente stagione?
Sabbatini, che nonostante fosse stato dato a lungo in partenza, continua ad essere uno dei leader della squadra e inquadra così il momento dei bianconeri.
“Ho delle buone sensazioni, perché nonostante qualche difficoltà iniziale, dovuta anche alla situazione incerta relativa alla società, ora la squadra è tranquilla e sta lavorando con la stessa intensità e determinazione di sempre”.
Ma come ha vissuto il capitano, durante le sue vacanze in Sudamerica, il cambio di società che poi non è andato in porto?
“Onestamente, da ciò che percepivo da lontano e dopo aver visto il presidente Renzetti molto sereno in alcune interviste, ero convinto che l’affare fosse ormai concluso. Non pensavo che finisse così, ma adesso questo è un capitolo chiuso e dobbiamo unicamente pensare alla prossima stagione”.
Una stagione che parte con una rosa che però potrebbe nel prosieguo venir ancora sfoltita da qualche partenza illustre.
“Lo sappiamo che c’è questa possibilità, ovviamente se ne parla anche all’interno dello spogliatoio, ma alla fine credo sia importante che qualcuno della vecchia guardia possa restare e portare avanti la filosofia di questi ultimi anni. Un po’ come successe in passato, quando c’erano Rey, Russo, Basic e Urbano: pian piano sono partiti tutti ma il ricambio è stato graduale. Questa cosa è importante per i nuovi arrivati che possano così identificarsi con il nuovo ambiente e capire come mai, in questi anni, siamo comunque riusciti a rimanere sempre ai vertici”.
Tra i possibili partenti c’era (o forse c’è ancora) proprio il capitano, cercato dal Lucerna di Celestini.
“Ogni anno si parla di un mio possibile trasferimento, ma io ho ancora un anno di contratto e con la mia famiglia siamo felicissimi di poter rimanere a Lugano. Se fosse possibile io sarei pure disposto a rinnovare, anche perché credo di poter ancora dare molto sia dentro che fuori dal campo. La mia cessione era un discorso valido soprattutto con la dirigenza brasiliana ma in questo momento non ci penso. Se poi la società un giorno dirà che non servo più, allora dovrò accettarlo per forza”.
Di Braga che impressione ha il capitano?
“Per certi versi sembra Zeman, nel senso che fa un po’ impressione avere un allenatore di questa caratura, anche se a livello fisico è meno duro rispetto al boemo. Io che seguo molto il calcio brasiliano conosco benissimo la carriera di Braga e onestamente ero rimasto sorpreso quando si accostava il suo nome al Lugano. Anche un attaccante come Demba Ba non mi aspettavo che potesse finire nella nostra squadra: è un giocatore dal grande curriculum, un po’ come quando arrivarono Janko, Gerndt o Ledesma. Così come Ziegler, arrivato la scorsa stagione. È la dimostrazione che la società è cresciuta in questi anni e speriamo possa crescere ancora”.
Ma l’obiettivo qual è? Renzetti ha fatto capire che non sarà una stagione facile.
“Io continuo a pensare che nonostante tutto questa squadra possa ancora puntare in alto. Così come ha detto il mister, dobbiamo provare a migliorare il risultato della scorsa stagione. Non è impossibile”.
Chiudiamo con la partita di domani sera, Lugano-Inter a Cornaredo.
“Bellissima partita. Sappiamo che a loro mancheranno dei grandi campioni ma affrontare squadre del genere aiuta il gruppo a maturare, è una di quelle partite che fanno crescere. E ovviamente ce la godremo. Partite così non si giocano ogni giorno”.
(Nella foto Putzu, Sabbatini con Demba Ba)