CICLISMO
Pogacar l'illibato in giallo
Lo sloveno sta stravincendo il Tour de France e prenota un posto nella storia
Pubblicato il 16.07.2021 10:04
di Giorgio Genetelli
Incontenibile Tadej Pogacar, due vittorie filate in maglia gialla. Come Merckx, come Hinault, come Armstrong. Solo che lui le ha conquistate a 22 anni. E domenica sui Campi Elisi confermerà la vittoria al Tour de France, la seconda di fila anche in questo caso. Dimostrazione di potenza, di superiorità totale, senza sforzo apparente né sul volto né nella sua splendente maglia dorata, che sembra appena uscita dalla lavatrice e non da tappe pirenaiche da vertigini. Mentre i suoi delfini Vingergaard e Carapaz stringono il manubrio con espressioni da patibolo come a volersi aggrappare a un moschettone da scalata, il campione sloveno lo usa come manopola del gas, roaarrr, e fila via spianando traguardi con l’illibatezza di una vergine.
Di questo passo, nei prossimi dieci anni polverizzerà i cinque Tour dei mostri sacri e perfino i sette invalidati di Lance, le cui maglie gialle fanno pur sempre bella mostra nella sua casa texana. Tadej spianerà l’Italia e la Spagna dei grandi giri, ingoierà classiche come ha già fatto con la Liegi pochi mesi fa. Imbattibile in salita, straripante a cronometro, incontenibile nello spunto a volate ridotte. Prossimo step, un qualche volo nello spazio extraterrestre inseguito vanamente da tutti gli esseri viventi.
Mauro Gianetti, team principal e CEO della UAE, ha trovato un tesoro inestimabile, al cui servizio si spreme perfino il nostro Marc Hirschi, convertito in un amen da campione in fieri a gregario, assieme al due volte campione del mondo Rui Costa, a Formolo, a Majka, tutti e sempre in prima fila per lanciare Pogacar verso l’infinito e oltre della preparazione e delle vittorie.
Che epopea si paventa!