PENNA ROSA
Il nuovo Lugano, la nuova Inter
Entrambi i mister arrivano da realtà diverse
Pubblicato il 18.07.2021 12:04
di Valentina Marchi


Si è giocata con l’aria calda dell’estate Lugano-Inter. Un allenatore nuovo da una parte contro un allenatore nuovo dall’altra. Braga versus Inzaghi. Entrambi i mister arrivano da realtà diverse: da Roma a Milano c’è un bel salto, dal Brasile a Lugano c’è un volo. Si parte da 0 o quasi. Tutto da rifare, o quasi. Se prima di te c’è stato un certo Antonio Conte, ti conviene tenerlo comunque presente. Quello che sarà l’uno per il Lugano e l’altro per l’Inter lo vedremo più avanti. Intanto però l’assaggio della scorsa serata in quel di Cornaredo ha lasciato intendere che queste due rivali per una notte nella prossima stagione avranno qualcosa da dire a casa loro. I bianconeri hanno proposto un calcio audace al grido di "avanti tutta". Gli avversari nerazzurri hanno giocato come quelli che hanno appena vinto lo scudetto di serie A: in scioltezza. Il bello di un’amichevole estiva è che si gioca senza pressioni, seguendo un’aspettativa ludica. Così è che i 22 in campo hanno giocato calcio vero per divertire e per divertirsi. In quella leggerezza però si legge un po’ del futuro delle due squadre. Un’Inter che si dovrà riconfermare prima della classe, quella che ha tutto da perdere e niente da sbagliare. Un Lugano che sarà figlio del coraggio di anticipare l’avversario, tanto più se è forte e favorito. Nella performance di ieri l’abbiamo visto così: all’altezza della sfida, salvo poi deporre le armi al momento dei rigori. Ci sta, visto il valore della rivale. Lugano -Inter 2021 lascerà un bel ricordo, indicatore di una forza mentale che conta. E allora "se sai fare bene, puoi fare anche meglio". È un pensiero che stava dietro un uomo vincente: Gianni Agnelli. Basta prenderlo in prestito.