Meno di una
settimana all’inizio della stagione che debutterà domenica a Cornaredo contro
lo Zurigo.
Il Lugano vive
con le certezze di una squadra che in fondo non ha cambiato molto, ma con l’incognita
di un mercato che non è ancora terminato. Anzi.
In arrivo due o
forse tre giocatori brasiliani e in partenza… chissà.
Intanto, per ciò
che si è visto sabato sera contro l’Inter, si può lasciare da parte il catastrofismo
di qualche settimana fa.
È vero che si è
trattato soltanto di un’amichevole ed è pur sempre vero che il Lugano attuale
non è ancora completo.
Detto ciò, la
squadra vista all’opera sabato sera non è dispiaciuta anzi. Nemmeno all’allenatore
Abel Braga.
Vediamo gli
aspetti positivi e quelli negativi alla vigilia della nuova stagione.
LE CERTEZZE
Per ora il centrocampo
è rimasto lo stesso, con il collaudato triangolo Sabbatini-Custodio-Lovric.
Gente di esperienza che sa gestire i momenti difficili della partita.
Sulle fasce
è rimasto Lavanchy, che resta uno dei giocatori più affidabili dell’interno
campionato, mentre in attesa di Yuri Silva, sulla fascia sinistra si è messo in
evidenza Facchinetti. Con Jacobacci, giusto dirlo, l’esterno di difesa non
aveva praticamente mai avuto una vera chance, preferito praticamente sempre da
Guerrero. Che sia lui una delle sorprese della stagione?
In attacco Bottani
è già in buona forma mentre Muci, giovane 18.enne di belle speranze, potrebbe
accumulare importanti esperienze in questo inizio di campionato. Lui e Bottani
si intendono bene e la speranza è quello di riuscire a farlo crescere senza
troppe pressioni sulle spalle.
Anche in
difesa il Lugano offre solidità, con i vari Daprelà, Ziegler e Maric.
Contro lo Zurigo potrebbe partire titolare l’ex Chiasso Hajrizi, ragazzo
interessante che dovrà però frenare un po’ il suo temperamento. Il rischio del
cartellino è sempre dietro l’angolo.
I DUBBI
Contro l’Inter
purtroppo non è stata una grande serata per Baumann: il portiere, sempre
al centro di voci di mercato, non è ancora nella sua forma migliore. Per
aiutare la squadra e conservare una maglia da titolare (Osigwe ha già
dimostrato la scorsa stagione di potergliela insidiare) dovrà alzare il
livello.
A centrocampo si
attende sempre l’esplosione di Guidotti, che se dalla sua ha uno scarso impiego
durante la passata stagione, adesso ha tutte le possibilità per cercare di
entrare nelle grazie del nuovo allenatore. Contro l’Inter il suo ingresso non è
stato certo positivo e a parte il rigore fallito (lo sbagliano anche i più
grandi) è stata l’attitudine a non convincere pienamente.
In attacco per
ora è difficile giudicare il fiore all’occhiello della campagna acquisti
bianconera, ossia Demba Ba. Giocatore dal curriculum indiscutibile, Demba Ba è
sembrato ancora piuttosto lontano da una condizione accettabile. Bisognerà
capire se e quando potrà tornare il giocatore di una volta.
Occhi puntati
anche su Abubakar e Lungoyi, ragazzi che hanno delle potenzialità che non
riescono però ad esprimere con continuità. Anche per loro sarà un anno
fondamentale.
IL MISTER
I dubbi sul suo
adattamento, almeno dal punto di vista personale, sembrano spazzati via. Abel Braga ama la città, si diverte ad allenare la squadra e appare molto carico.
Con il suo staff sta lavorando molto bene e la sua esperienza e personalità
possono diventare importanti per questa squadra. Ovviamente non conosce il
campionato e questo è l’unico dubbio che lo accompagna. I risultati poi, in un
senso o nell’altro, faranno il resto.
(nella foto d'archivio Putzu, Stefano Guidotti e Mattia Bottani)