Il record europeo
realizzato da Alex Wilson ad Atlanta (Georgia), 9’84’’ sui cento metri, non
finisce di far discutere.
La Federazione europea
di atletica ha detto chiaramente che il processo per l’omologazione del risultato
è ancora lungo.
I blocchi di
partenza non conformi, il forte vento, la caratura del meeting e chissà cos’altro.
Senza dimenticare naturalmente il test antidoping a cui si è già sottoposto l’atleta svizzero di
origine giamaicana.
Ci si domanda (se
lo chiedono gli esperti…) come un atleta abbia potuto migliorare tanto durante
un weekend.
Eh sì, perché
oltre al tempo sui 100 metri, Wilson ha stabilito anche il primato svizzero sui
200 metri.
Insomma, un weekend da favola. Inatteso e inspiegabile anche per lui, che serenamente ha
ammesso di essere rimasto sorpreso dal tempo fatto registrare. “Pensavo di aver corso attorno
ai 10 secondi", ha riconosciuto candidamente.
Sul risultato di Wilson abbiamo chiesto
un parere all’Avvocato Rocco Taminelli, per tanti anni presidente della
Federazione ticinese di atletica leggera e ex vice presidente della federazione
svizzera.
Taminelli,
sorpreso da questo tempo di Wilson?
“Beh, stiamo parlando
di un tempo che esce dalla sua normalità: 9’84’’ sono tempi mondiali, che
soltanto i grandissimi campioni fanno registrare. Solitamente chi corre questi
tempi vuol dire che è abituato a correre spesso, per non dire sempre, sotto i dieci secondi".
E allora come si
spiega questo tempo che ha dell’incredibile?
“È difficile da dire,
anche perché in effetti il miglioramento è molto evidente. Il vento, come ho
sentito dire, non basta a spiegare questa performance. Con un vento di quasi
due secondi si può migliorare di un paio di centesimi ma non certo di una ventina”.
La Federazione ha
detto che si prenderà del tempo per valutare il record e eventualmente
omologarlo.
“In questo caso
ci vuole un’attenzione accresciuta: se fai un risultato del genere al meeting
di Zurigo non ci sono motivi per dubitare, perché parliamo di una
manifestazione che ovviamente ricopre tutti i crismi. Sono contento che in questa situazione si prenda
del tempo per fare chiarezza, ne va della credibilità di questo bellissimo
sport. È la prova che si sta lavorando in maniera seria”.
Detto di Wilson,
giusto spendere anche due parole sul ticinese Ricky Petrucciani, che
recentemente ha ottenuto il record europeo under 23 sui 400 metri a soli tre centesimi
dal record svizzero.
“Si sapeva che
era forte e vederlo emergere a questi livelli fa molto piacere. Con la Del
Ponte adesso possiamo dire di avere due elementi che possono gareggiare al top
a livello europeo, anche se Ricky ovviamente dovrà dimostrare di farcela anche
fuori da questa categoria e soprattutto dovrà essere bravo a durare nel tempo”.
Ajla Del Ponte e Ricky Petrucciani:
due ticinesi a questi livelli non può essere solo un caso, vero?
“Assolutamente
no. Credo che sia merito anche dell’impulso che sta dando la federazione in
questo momento. Noi avevamo già iniziato una ventina di anni fa concentrando le
forze e lavorando tutti assieme. Ora c’è anche la possibilità di farlo a Tenero
e questo dal punto di vista della motivazione è sicuramente molto importante.
Si riescono a concentrare l’aspetto tecnico e le competenze”.
Il talento insomma
non basta?
“Il talento è
fondamentale, stiamo parlando di due atleti che ne hanno tantissimo. Però
ricordo che ai miei tempi ci sono stati un paio di altri ragazzi con queste
qualità ma che purtroppo si sono persi per mancanza di motivazione. Un vero
peccato”!