Lo Young Boys resta
il favorito ma forse quest’anno ci sarà un po’ più di battaglia.
Alla vigilia
della nuova stagione, Livio Bordoli si esprime sulla Super League, il Lugano, i
giovani e tanto altro.
Livio, YB anche
quest’anno, vero?
“Penso proprio di
sì, nonostante abbiano perso per parecchio tempo una pedina importante come
Nsamé. (si è rotto a maggio il tendine di achille, ndr.). Lui mancherà
sicuramente e forse l’YB non vincerà il titolo con 30 punti di vantaggio ma
vedo difficile che qualcuno possa arrivargli davanti”.
Ieri sera in
Champions League (0-0 a Bratislava) i gialloneri non hanno incantato. Forse
anche la nuova regola, che non prevede più che in caso di parità i gol in
trasferta possano contare doppio, può aver avuto un ruolo?
“È vero, mi
aspettavo qualcosa di più e spero che possano fare la differenza nella partita
di ritorno. Per quanto riguarda la nuova regola è possibile che in effetti
abbia influito. Prima chi giocava in trasferta cercava di più il gol, ora
invece non ha più senso buttarsi avanti. Spero di assistere a delle belle
partite di ritorno e non di vedere le squadre meno attrezzate aspettare
unicamente i rigori”.
Chi potrebbe
essere la squadra sorpresa?
“Non so cosa
aspettarmi dal Lucerna, che la scorsa stagione ha vinto la Coppa Svizzera. È
rimasto Celestini e hanno preso due giocatori esperti dal campionato tedesco
come Gentner e Badstuber, oltre al ritorno in Svizzera di Campo. Tutti giocatori
decisamente interessanti ma che non fanno dell’intensità la loro arma migliore.
E in Svizzera sappiamo come questo sia un fattore importante”.
Il Basilea non
può dar fastidio ai bernesi?
“Non credo:
partito Widmer è arrivato Lang, poi sono curioso di vedere cosa farà l’ex interista
Esposito, che quando entrava a gara in corso con i milanesi mi era spesso piaciuto.
Hanno preso anche Quintillà dal San Gallo, senza dubbio un buon elemento, ma
non credo che possa fare la differenza fino a questo punto”.
E chi retrocede
quest’anno?
“Bella domanda.
Potrei dire che il Lugano rischia, così come rischiano il Losanna e il San Gallo,
che hanno comprato giocatori sconosciuti da categorie inferiori. Bisogna però
aspettare di vederli all’opera prima di giudicarli. Sarà sicuramente una bella
lotta”.
Il Lugano che
ruolo potrà avere?
“L’ho visto con l’Inter
e nonostante tutti siano rimasti molto entusiasti, io ci andrei con i piedi di
piombo. Hanno affrontato una squadra che si allenava da una settimana e che ha
schierato tanti giocatori che non vedranno mai il campo durante la prossima
stagione”.
Pessimista
dunque?
“Non ho detto
questo, anche perché il Lugano può comunque vantare una difesa e un centrocampo
molto collaudati, che sanno come comportarsi in Super League. Mi sembrano
invece un po’ leggerini davanti, se veramente Braga vuol giocare con la coppia
Muci-Bottani”.
Braga vuol
giocare un calcio più offensivo.
“Se veramente
aspira ad applicare un calcio più offensivo, con la squadra che pressa alta,
allora credo che si troverà di fronte a qualche problema. Braga però è un allenatore
molto intelligente ed esperto e sono certo che capirà presto qual è il modo migliore in
cui il suo Lugano può giocare”.
Perciò…
“Sono convinto
che alla fine vedremo un Lugano molto simile a quello di Jacobacci, abbottonato
dietro e pronto a ripartire”.
Giusto dare tutta
questa fiducia (o pressione?) a Muci, così giovane?
“Io sono contento
che resti a Lugano, almeno in questo inizio di stagione, dove può accumulare
esperienze e minutaggio importanti. Toccherà all’allenatore fargli capire che non può più
giocare come faceva negli Under 18: deve cambiare qualcosa e giocare di più con
la squadra. Gli farebbe bene giocare al fianco di uno come Demba Ba e con
Bottani alle spalle. Gli si toglierebbe un po’ di pressione”.
Bottani sembra
già in splendida forma.
“Arriva dalla sua
migliore stagione. Mattia ha sempre avuto grandi numeri, peccato che soltanto
adesso, alla soglia dei 30 anni, abbia acquisito la necessaria consapevolezza.
Fosse stato così 7-8 anni avrebbe fatto un’altra carriera”.
Dal punto di
vista del mercato potrebbe partire Lovric.
“Con l’Inter mi è
piaciuto molto, sarebbe una brutta perdita ma capisco perfettamente Renzetti che deve far quadrare i conti. Lui, Sabbatini e Custodio si conoscono molto bene, così come
Maric, Daprelà e Ziegler. Ora sta giocando Hajrizi, ma quando tornerà in forma Maric dovrà per forza trovare un posto in questa squadra”.
Domenica
Lugano-Zurigo.
“Sono curioso di
vedere cosa riuscirà a fare Pollero nella Zurigo. È vero che è stato
capocannoniere della scorsa stagione di Challenge League, ma a parte Nsamé, che
però è andato a giocare in una squadra forte come l’YB, solitamente i bomber
della cadetteria faticano in Super League. Vedremo…”.
(foto Putzu)