La mortadella è pronta, domenica si parte per la prima delle
36 trasferte della Super League. Eh già, le squadre hanno il vantaggio di
giocarne la metà in casa, anzi: Zurigo e Grasshopper addirittura due in più
della metà. Noi invece ce le sorbiamo tutte, e per noi s’intende i
telecronisti. Quindi, prima ancora del regno dei treni e degli stadi, è quello
della mortadella in viaggio. Normalmente, il povero travet delle parole aspetta
la galleria del San Gottardo, che è una noia e non si vede niente e quindi si
mangia concentrati. Però spesso la golosità avvinghia e si spazza tutto già a
Biasca, facendo poi i conti con l’horror vacui. Poi toccherà lanciarsi verso la
griglia dei cervelat o sui ravioli del Wankdorf, se capita. A Basilea possibile
un gulash.
Quest’anno si giocheranno cinque partite in quattro orari
diversi, per permettere a voi cari telespettatori e soprattutto care
telespettatrici di abbuffarvi sul divano il sabato e la domenica. Cercate
almeno di non trascurare troppo amori e amicizie. Consigliamo la mortadella
anche nei tinelli, è una compagna fedele e non discute le vostre opinioni sulla
broccaggine di uno o sui quadricipiti dell’altro.
Tornando a noi, ogni volta è un viaggio che dura una
giornata, o anche due. Veniamo da un anno in cui i compagni occasionali di
viaggio non ci hanno rivolto la parola, mascherati come siamo stati, e le città
sembravano abbandonate, per non dire degli stadi svuotati, di gente e di senso.
Ora sembrerebbe che possa andare meglio, se uno è diffidente sventoliamo il
pass e possiamo parlare amabilmente da Bellinzona a Losanna, di donne o motori,
tipo. E dopo asciugare una birretta osservando lo spettacolo d’arte varia degli
umani e umane in transito.
Per la prima però saremo a Lugano, che parrebbe lì lì, e
invece dalle nostre montagne dista quasi come il mare (che in città vorrebbero
tanto ma si accontentano del lago). La mortadella ci sta lo stesso eh, dunque,
tanto per non cominciare la stagione disorientati e vagare in un deserto
gastronomico.
Ah sì, dimenticavamo: poi ci sarà la partita, ma è il meno.