CALCIO
Le odissee dei cronisti
Domani inizia il campionato di calcio: e non solo per i giocatori...
Pubblicato il 23.07.2021 09:30
di Giorgio Genetelli
La mortadella è pronta, domenica si parte per la prima delle 36 trasferte della Super League. Eh già, le squadre hanno il vantaggio di giocarne la metà in casa, anzi: Zurigo e Grasshopper addirittura due in più della metà. Noi invece ce le sorbiamo tutte, e per noi s’intende i telecronisti. Quindi, prima ancora del regno dei treni e degli stadi, è quello della mortadella in viaggio. Normalmente, il povero travet delle parole aspetta la galleria del San Gottardo, che è una noia e non si vede niente e quindi si mangia concentrati. Però spesso la golosità avvinghia e si spazza tutto già a Biasca, facendo poi i conti con l’horror vacui. Poi toccherà lanciarsi verso la griglia dei cervelat o sui ravioli del Wankdorf, se capita. A Basilea possibile un gulash.
Quest’anno si giocheranno cinque partite in quattro orari diversi, per permettere a voi cari telespettatori e soprattutto care telespettatrici di abbuffarvi sul divano il sabato e la domenica. Cercate almeno di non trascurare troppo amori e amicizie. Consigliamo la mortadella anche nei tinelli, è una compagna fedele e non discute le vostre opinioni sulla broccaggine di uno o sui quadricipiti dell’altro.
Tornando a noi, ogni volta è un viaggio che dura una giornata, o anche due. Veniamo da un anno in cui i compagni occasionali di viaggio non ci hanno rivolto la parola, mascherati come siamo stati, e le città sembravano abbandonate, per non dire degli stadi svuotati, di gente e di senso. Ora sembrerebbe che possa andare meglio, se uno è diffidente sventoliamo il pass e possiamo parlare amabilmente da Bellinzona a Losanna, di donne o motori, tipo. E dopo asciugare una birretta osservando lo spettacolo d’arte varia degli umani e umane in transito.
Per la prima però saremo a Lugano, che parrebbe lì lì, e invece dalle nostre montagne dista quasi come il mare (che in città vorrebbero tanto ma si accontentano del lago). La mortadella ci sta lo stesso eh, dunque, tanto per non cominciare la stagione disorientati e vagare in un deserto gastronomico.
Ah sì, dimenticavamo: poi ci sarà la partita, ma è il meno.