Il fatto di essere arrivati alla settima
stagione in Super League è di per
sé fonte di orgoglio ma anche di
preoccupazione. Da sempre questo nu-
mero ha valenze magico-esoteriche: sono sette
le meraviglie, i peccati
capitali e gli anni più o meno tranquilli di
matrimonio.
La premessa “leggera” mi serve a introdurre un
tema molto serio:
stiamo iniziando il campionato più difficile
nella storia recente del FC
Lugano. Come ha ricordato il ceo della SFL
tutte e dieci le squadre al
via hanno vinto almeno un titolo nazionale e
non era mai successo in
precedenza. Molte di loro godono del sostegno
di multinazionali o han-
no partenariati con club calcistici di prima
fascia. Basterebbe questa
circostanza a far comprendere quanto sia
complicata la scommessa
che ci attende. Inoltre partiamo con un
handicap notevolissimo: la fase
di Covid, le polemiche sul nuovo stadio e le
vicende societarie ci hanno
resi ancora più vulnerabili sia sul piano
economico sia su quello tecnico.
Sapete che non amo girare attorno alle
questioni: stiamo vivendo un
momento estremamente delicato, affronteremo
mesi di sofferenza
economica e sportiva e dovremo lottare tutto
l’anno contro i marosi
per tenere la barca a galla. Speriamo e
vogliamo farcela ma avremo bisogno
di tutti. Ora più che mai.