CALCIO
Lugano, non è tutto da buttare
Bianconeri sconfitti dallo Zurigo: qualche errore ma anche buone trame
Pubblicato il 26.07.2021 09:48
di L.S.
Adesso è tutta una questione di fiducia. Di continuare a credere nel lavoro che si è svolto finora, nel progetto tecnico pensato per la nuova stagione e nei giovani sui quali si è puntato.
Si sapeva che l’arrivo di Braga, uomo di esperienza e dal curriculum pesante, significava un salto in avanti a livello di ambizione. Non tanto di risultati, quanto piuttosto di gioco. Con i rischi che ogni cambiamento comporta.
Il nuovo Lugano ha voglia di comandare la partita, di restare più alto in campo, di subire meno la spinta degli avversari. L’atteggiamento “barricadero” della scorsa stagione, che nonostante portasse spesso punti, incassava però grosse perplessità, dovrebbe lasciare il posto a qualcosa di più costruttivo e innovativo.
Ne erano tutti entusiasti, almeno fino alla partita di ieri.
E proprio ieri, nonostante la sconfitta contro lo Zurigo, si sono visti bagliori di novità, lapilli di intraprendenza e un coraggio sconosciuto a questa squadra.
Il Lugano ha perso, ma non ha (ancora) disperso il capitale di fiducia che è giusto avere nel nuovo corso capitanato da Braga.
Un paio di brutti errori, soprattutto di posizione, poi accentuati dall’inesperienza di un Hajrizi ancora un po’ acerbo e un pizzico di sfortuna frammista a imprecisione quando c’era da concludere verso la porta avversaria. L’amaro cocktail della sconfitta è (forse) tutto qui.
Senza fare drammi, Braga avrà già capito cosa può e deve correggere per la sfida di Ginevra.
Si è parlato tanto di Muci, che da solo là davanti ha dovuto reggere tutto il peso dell’attacco: ebbene, il 18.enne non è affatto andato male. Una bella conclusione, un paio di sponde interessanti e la caparbietà di chi ha una grande voglia di imporsi.
Ci è rimasto male l’ex attaccante dell’Under 18 quando alla pausa è stato sostituito da Braga. Belle le immagini (vedi foto) di lui e del mister che assieme attraversano il campo a inizio ripresa. Il 69.enne tecnico brasiliano ha capito che il ragazzo aveva bisogno di capire la sostituzione e di ammortizzare la delusione.
Di lui ci sarà ancora tanto bisogno in futuro.
Braga e il Lugano ripartono da una sconfitta, che all’inizio di un nuovo percorso non è per forza di cose qualcosa di negativo.
A patto di saper leggere tra le righe, non lasciarsi prendere dallo sconforto e apportare quelle modifiche necessarie.
In attesa di Maric, dei brasiliani e chissà, di ulteriori schiarite societarie.