Quinta
vittoria nelle ultime sette partite, quinto posto consolidato (ma le prime
quattro non mollano) ed una doppia trasferta da brividi per il Lugano, che
domani e venerdì affronterà due volte il Ginevra alle Vernets. Un calendario
pazzesco! Ma sembra non ci fossero alternative per recuperare il terreno perso
a causa delle varie quarantene Intanto i bianconeri, che non hanno certo
disputato la loro miglior partita, si sono sbarazzati del modesto Langnau,
sceso in pista con soli tre stranieri, una lista di assenti lunga così e il
giovane ticinese Petrini schierato centro della prima linea. La squadra
dell’Emmenthal ha tenuto un tempo poi i padroni di casa hanno cambiato registro
(più ritmo e intensità) e la gara è finita.
Sugli scudi, come si suol dire, tre giocatori: Alessio Bertaggia, Mikkel
Boedker e Dario Bürgler. E non solo per le reti segnate. A fine gara si è
parlato soprattutto di loro: il fattore B ha infatti inciso pesantemente sulle
sorti del confronto.
ALESSIO BERTAGGIA: al di là delle statistiche, che non
sempre dicono tutto, questo giocatore è uno dei trascinatori della squadra ed è
pure devastante nei suoi movimenti: quando ha il disco sul bastone e accende i
motori diventa imprendibile per chiunque. Il suo primo gol contro il Langnau,
poi, è stata un piccolo capolavoro, una
miscela di tecnica, coraggio e sfacciataggine. Questo è forse il suo miglior
periodo da quando veste la maglia bianconera. Con Arcobello e Boedker s’intende
a meraviglia.
MIKKEL BOEDKER: uno dei quattro capitani scelti da
Pelletier (con tanto di rotazione) cresce di partita in partita. Adesso
comincia anche a segnare ma giudicarlo soltanto per le reti sarebbe ingeneroso.
Il danese ha classe da vendere e ogni volta che il disco è in suo possesso è
sempre in grado di inventare qualcosa. Non si è ancora adattato completamente
al nostro campionato ma le ultime prestazioni ci fanno dire che presto
diventerà uno degli elementi decisivi di questa squadra. Del resto Arcobello
l’estate scorso dichiarò ad un collega che
“Boedker ha qualità eccelse. Lo conosco bene. Ne vedremo delle belle”. Non
siamo ancora a questi livelli, certo: ma non manca molto..
DARIO BUERGLER: durante la primavera scorsa sembrava che l’ex Davos e Zugo dovesse
lasciare Lugano. Sembrava, appunto, che non rientrasse più nei piani del club.
Invece il buon Dario è rimasto e si è pure rimboccato le maniche, tornando ad
essere decisivo, esattamente come nella sua prima stagione in bianconero
(2016/2017). Un dato significativo: contro il Langnau ha segnato la sua settima
rete stagionale, due in più di tutto l’ultimo campionato. Schierato spesso in
power play, con Pelletier ha ritrovato fiducia.
BOLLA: in modo del tutto “accademico” prima del match Lugano-Langnau alcuni
dei giornalisti presenti in sala stampa hanno parlato anche di una possibile
bolla playoff (se la pandemia non dovesse placarsi…). Idea suggestiva che
tuttavia non sembra trovare riscontro favorevole fra le società. I costi
sarebbero molto elevati, ha chiosato il responsabile della comunicazione HCL
Luca Righetti. Non è possibile immaginare che otto squadre restino rinchiuse in
albergo per due mesi. E inoltre: ci vorrebbero più piste per gli allenamenti.
Idea intrigante, diciamo così, ma a quanto pare impraticabile.
NOTA BENE: il fattore A, ovverossia, Arcobello
sembra incidere meno. Così dicono le statistiche: il casco giallo americano non
segna da 10 partite. Un caso? Assolutamente no, perché a livello di assist e di
visione di gioco in Svizzera ce ne sono pochi come lui!