C’è tanta voglia
di rivincita in casa bianconera dopo il debutto mancato contro lo Zurigo. Domani
a Ginevra contro il Servette bisogna iniziare a fare punti.
La settimana è
servita per capire gli errori commessi e per cercare di non ripeterli.
Numa Lavanchy,
uno dei trascinatori di questa squadra, non ha ancora dimenticato i due gol
incassati a Cornaredo al debutto.
“Purtroppo
abbiamo pagato due errori individuali. Contro lo Zurigo negli ultimi anni ci sta
capitando spesso”.
Si dice che
dipenda anche dal gioco offensivo voluto da Braga.
“Io credo che
sono cose che possono capitare. Purtroppo abbiamo perso due volte la palla e ci
siamo fatti infilare in contropiede. Dobbiamo continuare a giocare così e non
farci scoraggiare da questo risultato”.
Nell’analisi del
primo gol si è parlato di un Lavanchy un po’ troppo alto in campo.
“Credo che su quel
gol ci siano stati diversi errori, tra cui anche il mio. Credo che la prossima volta
aspetterò un paio di secondi in più prima di lanciarmi in avanti. Dietro
eravamo comunque ben messi con tre difensori e un centrocampista: abbiamo
spesso difeso così e non ci era mai successo nulla. Sono cose che nel calcio
succedono”.
Qualcuno
rimpiange il gioco più difensivo e per certi versi meno rischioso della scorsa
stagione.
“A dire la verità
non mi sembrava che giocassimo in modo così difensivo con Jacobacci. Forse era
una impressione che si aveva da fuori, ma noi ci siamo spesso divertiti e
abbiamo pure ottenuto dei buoni risultati. Sono certo che anche con Braga, che
ha un altro modo di giocare, abbiamo la possibilità di fare molto bene”.
Sarà una stagione
senza dubbio difficile: almeno questa è la sensazione generale.
“Con dieci
squadre ormai siamo abituati a una lotta continua. È un campionato durissimo e a
parte Young Boys e Basilea, tutte le altre rischiano di finire nelle parti
basse della classifica. Ricordo che la scorsa stagione il Servette arrivò da
noi per giocarsi una partita importante in chiave salvezza e quella vittoria lo
lanciò verso l’Europa”.
Lavanchy, assieme
a Lovric, è uno degli uomini mercato del Lugano. Resterà?
“Onestamente non
lo so. Due volte all’anno, nel mercato estivo e invernale, sento che dovrei
partire. Alla fine sono ancora qui e sono contento di esserlo. Per il momento
sono concentrato su ciò che devo fare a Lugano, poi se arriverà qualcosa vedremo…”.
(foto Zocchetti)