CALCIO
"Anche con Jacobacci giocavamo un buon calcio"
Alla vigilia di Servette-Lugano parla Numa Lavanchy, asse portante dei bianconeri di Braga
Pubblicato il 31.07.2021 03:46
di L.S.
C’è tanta voglia di rivincita in casa bianconera dopo il debutto mancato contro lo Zurigo. Domani a Ginevra contro il Servette bisogna iniziare a fare punti.
La settimana è servita per capire gli errori commessi e per cercare di non ripeterli.
Numa Lavanchy, uno dei trascinatori di questa squadra, non ha ancora dimenticato i due gol incassati a Cornaredo al debutto.
“Purtroppo abbiamo pagato due errori individuali. Contro lo Zurigo negli ultimi anni ci sta capitando spesso”.
Si dice che dipenda anche dal gioco offensivo voluto da Braga.
“Io credo che sono cose che possono capitare. Purtroppo abbiamo perso due volte la palla e ci siamo fatti infilare in contropiede. Dobbiamo continuare a giocare così e non farci scoraggiare da questo risultato”.
Nell’analisi del primo gol si è parlato di un Lavanchy un po’ troppo alto in campo.
“Credo che su quel gol ci siano stati diversi errori, tra cui anche il mio. Credo che la prossima volta aspetterò un paio di secondi in più prima di lanciarmi in avanti. Dietro eravamo comunque ben messi con tre difensori e un centrocampista: abbiamo spesso difeso così e non ci era mai successo nulla. Sono cose che nel calcio succedono”.
Qualcuno rimpiange il gioco più difensivo e per certi versi meno rischioso della scorsa stagione.
“A dire la verità non mi sembrava che giocassimo in modo così difensivo con Jacobacci. Forse era una impressione che si aveva da fuori, ma noi ci siamo spesso divertiti e abbiamo pure ottenuto dei buoni risultati. Sono certo che anche con Braga, che ha un altro modo di giocare, abbiamo la possibilità di fare molto bene”.
Sarà una stagione senza dubbio difficile: almeno questa è la sensazione generale.
“Con dieci squadre ormai siamo abituati a una lotta continua. È un campionato durissimo e a parte Young Boys e Basilea, tutte le altre rischiano di finire nelle parti basse della classifica. Ricordo che la scorsa stagione il Servette arrivò da noi per giocarsi una partita importante in chiave salvezza e quella vittoria lo lanciò verso l’Europa”.
Lavanchy, assieme a Lovric, è uno degli uomini mercato del Lugano. Resterà?
“Onestamente non lo so. Due volte all’anno, nel mercato estivo e invernale, sento che dovrei partire. Alla fine sono ancora qui e sono contento di esserlo. Per il momento sono concentrato su ciò che devo fare a Lugano, poi se arriverà qualcosa vedremo…”.
(foto Zocchetti)