CALCIO
Wenger subito in nazionale
Il francese che lavora per la FIFA sta pensando a nuove regole per cambiare il calcio
Pubblicato il 30.07.2021 08:56
di Giorgio Genetelli
Arsène Wenger è uno dei candidati alla successione di Vlado Petkovic? Leggendo le sue proposte innovative è cosa da fare immediatamente. Il francese è al momento “Responsabile dello sviluppo mondiale del calcio dalla FIFA”. E in quanto tale avanza idee divertenti, quelle che come allenatore ha sempre proposto, specialmente nelle ultime stagioni all’Arsenal. È il suo modo di affermarsi nel mondo ora che ha 72 anni e il dubbio che il grande futuro sia alle spalle è da rigettare fermamente.
In sostanza, Wenger, che ne sa una più dell’altro Arsène, propone: 1) permettere alle traiettorie dei calci d’angolo di fuoriuscire dalla linea di fondo; 2) permettere di giocare velocemente una punizione per sé stessi; 3) autorizzare le rimesse laterali con i piedi. Roba forte.
Sul punto 3, okay, già lo si fa fino agli allievi E, solo che non è del tutto chiaro se poi dette rimesse possano fuoriuscire e rientrare. Nel caso di assunzione della regola, e nel caso di promozione a coach della Svizzera, spiegare bene e con esercizi adeguati da applicare nei ritiri a gente come Mbabu o Zuber ormai abituati malamente a rimettere in gioco con le mani. Si può fare, non disperiamo.
Il punto 1 è assolutamente necessario perché a ogni partita ci sono almeno tre gol annullati per questa volubile palla che esce e rientra a comodo suo ed è un peccato per la frantumazione dello spettacolo. Se fosse in voga da un ventennio, Beckham giocherebbe ancora adesso grazie alle sue traiettorie che da Wembley raggiungono Old Trafford per poi rientrare al punto di partenza intanto che, per ingannare l’attesa, si sviluppano tornei di bridge a centroarea. Shaqiri è ampiamente d’accordo e il Liverpool potrebbe anche non venderlo.
Ma il vero spettacolo lo paventa il punto 2, e il segreto sta nell’avverbio “velocemente”. Cioè: bisogna toccarsi la palla e poi inseguirla come Usain (altro possibile reintegro nel magnifico mondo del calcio). Lentamente non vale, è chiaro, tipo che se uno se la tocca ma piano, oppure dopo aver discusso dei massimi sistemi con un compagno di squadra recalcitrante alle ingiustizie sociali, allora non vale e si riparte con un’altra punizione che si può battere con i parametri suddetti. Durante i test di applicazione di questa potenziale regola rivoluzionaria si è rimasti sul posto di battuta per una decina di giorni, con allucinazioni uditive e messaggi in bottiglia alle famiglie disperate. Poi chiaro, bisogna anche che uno abbia piena coscienza di sé o non sia preda di qualche forma dissociativa, altrimenti deve tornare alla moda vecchia e passarla a un compagno, o a un avversario, come spesso capita.
Dunque, a questo punto, la Svizzera deve assolutamente assumere Arsène, che è avanzatissimo e trasmetterebbe le cognizioni ai nostri mentre gli altri saranno ancora a buttare palloni di qua e di là senza adeguarsi per tempo alle sorti progressive.
In pratica, siamo già qualificati per il Qatar.