Tokyo 2020
Se Fede fosse un fumetto
Omaggio della pluricampionessa veneta Federica Pellegrini
Pubblicato il 31.07.2021 14:25
di Carlo Scolozzi
È ormai qualche giorno che è uscita dalla vasca per non farvi più, ahinoi, ritorno. Queste ore intercorse dai titoli di coda sono vuote come uova di cioccolata, canterebbe il buon vecchio Claudio Baglioni. Il riferimento, palese, è ai saluti finali di Federica Pellegrini, pluricampionessa veneta del nuoto, atleta capace di disputare cinque finali olimpiche coniugate al femminile, un record, come lei nessuna mai.
Ma Fede era anche altro, molto altro. Un'icona, un simbolo. La metafora della leggerezza e della leggiadria, racchiusa in quelle bracciate vigorose eppur soavi. Fede pareva un supereroe uscito dalle pagine di un fumetto e qui scatta il paragone: se fosse un personaggio di matita e china sarebbe quelle creature d'acqua che Zagor affronta nell'omonimo albo, che ho ritrovato con piacere da un rivenditore nelle mie recenti vacanze pugliesi.
Fede e l'acqua, Fede che è l'acqua stessa, ma che lontano dalle piscine ha saputo ritagliarsi un ruolo come giudice di X Factor, perché il personaggio, come vuole un copione spontaneo, è a tutto tondo. Fede e qualche gossip (la turbolenta separazione da Marin), Fede e la tragedia (la scomparsa del coach Castagnini), Fede e il nuovo amore segreto (il nuovo tecnico Giunta). Pettegolezzi che però non l'hanno quasi neanche lambita, tanto era ed è (lasciatemi usare il presente) la grandezza della Fede nuotatrice.
Non vorremmo intrappolarla nel dedalo della retorica, perché sarebbe togliere spessore alla persona, reale come non mai nelle sue impresa, ma non potendola più ammirare in gara, non ci resta che la celebrazione dell'icona. Fede, fatta della materia di cui son fatti i sogni, per noi è lì, in acqua, che con le sue lunghe mani affusolate e dalle unghie smaltate fende gli spruzzi. Oltre quel settimo posto che ha chiuso la sua carriera c'è molto di più: la creatura d'acqua nuota incontrastata nelle vasche del mito.