Angelo Renzetti l’ha vista davanti al televisore: una vittoria bella e
importante quella del suo Lugano contro il Servette.
In questi giorni il presidente del Lugano ha molto da fare: da una parte il
mercato sempre in fermento, dall’altro la trattativa in dirittura d’arrivo con
un nuovo gruppo pronto a rilevare il club.
La carne al fuoco è tantissima, con le ultime rivelazioni riguardanti
proprio la cessione della società.
“I prossimi saranno giorni decisivi per la vendita del club. Ho trovato un
gruppo con cui vorrei finalmente finalizzare la trattativa e sto aspettando il
ritorno dalla Bulgaria di Leonid Novoselskyi”.
Un nuovo gruppo che vorrebbe comprare il 100%, vero presidente?
“Sì, sono investitori seri, che hanno grande esperienza nel calcio e hanno
messo sul tavolo tutte le garanzie che ho chiesto. Questa volta mi sento
tranquillo. Ora tutto passa nella mani di Novoselskyi”.
In che senso?
“Nel senso che lui ha in mano le sorti del FC Lugano. O accetta le condizioni
di questo gruppo o altrimenti il Lugano fallisce. Io non posso più andare
avanti. L’ho già detto tante volte. A meno che non voglia comprarlo
direttamente lui. Ma questa volta deve decidere: non possiamo più aspettare”.
Cosa pensa che deciderà Novoselskyi, che ricordiamo detiene sempre il 40%
delle azioni?
“Onestamente non lo so ma mi auguro che faccia la scelta giusta. Lui
purtroppo è ancora “innamorato” di Thiago, con cui si sente sempre, ma il Lugano
non può più aspettare. O lo fa vivere o lo fa morire. Tocca a lui”.
Lo sta mettendo un po’ con le spalle al muro, no?
“Non direi, non è una qualcosa di improvvisato. Sono due anni che dico che voglio
vendere il Lugano”.
La scorsa settimana ha detto a Ticinonews che lo avrebbe venduto anche
gratis. È così?
“La mia era una sorta di provocazione ma in fondo è una verità. Loro mi
hanno fatto un’offerta e io ho accettato. Qualunque sia la cifra, sarà sempre
irrisoria rispetto a ciò che ci ho messo in questi anni. E non parlo solo a
livello economico ma anche di salute e tutto il resto. Sono in pensione da due
anni e vorrei godermela e tenermi stretto la salute che è la cosa più importante”.
C’è un termine per questa trattativa?
“Succederà qualcosa in settimana, in un senso o nell’altro. Vi terrò
informati”.
Presidente, oggi intanto si può sorridere: il Lugano ha vinto.
“Non me l’aspettavo, a Ginevra non è mai facile, stiamo parlando di un
avversario molto dotato. La nostra squadra però ha messo in campo tanto
coraggio e alla fine ha vinto in maniera meritata. Sono contento per tutti,
soprattutto per il nostro allenatore. Una persona sensibile che si merita
questa soddisfazione”.
Non è stata una partita facile, soprattutto nel primo tempo. Poi il gran gol di
Bottani…
“È vero, ma le partite non sono mai facili. Sono un po’ stufo, quando si
vince, di sentire sminuire la forza degli avversari. Oggi abbiamo meritato
nonostante loro nel primo tempo abbiano avuto un paio di buone occasioni. Mi
piace la volontà che mette in campo questa squadra, la voglia di provare a
cambiare qualcosa e di giocare un calcio più offensivo. Avessimo questo coraggio lo scorso anno forse ora saremmo in Europa…”.
Non è dunque un Lugano che deve temere la retrocessione, vero?
“Non lo so, le stagioni cambiano da un momento all’altro. In questo momento
stiamo pensando a rinforzare la squadra. Oltre ai brasiliani che sono arrivati
e che sicuramente ci saranno una mano, ci sarà l’acquisto di un uomo di fascia,
un tipo alla Alioski, superiore a chi c'è adesso. E poi arriverà anche un centrocampista. Voglio mettere in mano alla nuova
società una rosa con due giocatori per ogni ruolo”.
(foto Putzu)