CALCIO
"Se il club fallirà sarà solo colpa di Renzetti"
Leonid Novoselskyi risponde alle parole del presidente del Lugano: una soluzione sembra lontana
Pubblicato il 02.08.2021 08:40
di Luca Sciarini
La bomba l’ha sganciata ieri sera il presidente Angelo Renzetti, che nella nostra chiacchierata post Servette-Lugano (sulla pagina facebook di ecodellosport.ch), ha letteralmente detto che il futuro del Lugano dipenderà unicamente dalle scelte che farà il suo socio di minoranza (40%) Leonid Novoselskyi.
Per far sì che il club non fallisca (Renzetti dixit), il responsabile del settore giovanile dovrebbe accettare di vendere le sue azioni al nuovo gruppo interessato all’acquisto del club.
Questa mattina però Leonid Novoselskyi, com’era prevedibile, ha voluto rispondere alle parole del presidente Renzetti e l’ha fatto togliendosi diversi sassolini dalla scarpa.
“Sono arrabbiato per quello che ha detto Renzetti, anche se per me non è una novità. Il suo è un ricatto e io non parlo con chi mi ricatta”.
Renzetti dice che adesso dipende da Lei salvare il Lugano.
“Lui vuole dare la colpa a me se la società dovesse fallire. E invece sarà colpa sua al cento per cento. In dieci anni ha avuto una gestione scellerata del club e ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Il tutto per il suo ego spropositato. Io ho sempre e avuto soltanto il compito di gestire il settore giovanile che si trova senza debiti”.
Renzetti dice che però Lei è ancora “innamorato” di Thiago.
“Questa è un’altra bugìa. Io Thiago l’ho ancora sentito, così come faccio con chi potenzialmente potrebbe dare una mano al Lugano in futuro. È sempre meglio tenere una porta aperta. Lui invece questa porta l’ha voluta chiudere con Thiago e adesso si trova in difficoltà”.
Il Lugano rischia veramente di fallire?
“Questo non lo so. Non conosco le finanze del club, dovete chiedere a lui. Da parte mia ho sempre fatto e rispettato ciò che diceva il nostro contratto”.
Lei conosce il nuovo gruppo interessato? Ci ha già parlato?
“Sì, li ho incontrati, ma con me non vogliono trattare. Non vengo considerato e onestamente non capisco perché. Credo di aver fatto tanto per il Lugano in questo periodo e tre anni fa ho contribuito a salvare il club comprando il 40%. Chiaramente con queste premesse non si può pensare di imbastire una trattativa”.
Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un incontro con il nuovo gruppo: Lei ci sarà?
“Avrei dovuto incontrarli mercoledì ma adesso il clima è cambiato. A questo punto non so se andrò a quell’incontro. Non mi piace parlare con chi mi ricatta”.
Potrebbe comprarlo Lei il Lugano?
“Il problema, come ho già detto più volte, non è comprare il club. La cosa veramente importante è avere un progetto sostenibile e per farlo devo presentare ai miei partner una proposta ufficiale e vincolante. Purtroppo Renzetti è uno che cambia spesso idea. Se invece ci fosse questa proposta allora potrei anche pensarci seriamente…”.