La bomba l’ha
sganciata ieri sera il presidente Angelo Renzetti, che nella nostra chiacchierata
post Servette-Lugano (sulla pagina facebook di ecodellosport.ch), ha letteralmente
detto che il futuro del Lugano dipenderà unicamente dalle scelte che farà il
suo socio di minoranza (40%) Leonid Novoselskyi.
Per far sì che il
club non fallisca (Renzetti dixit), il responsabile del settore giovanile
dovrebbe accettare di vendere le sue azioni al nuovo gruppo interessato all’acquisto
del club.
Questa mattina
però Leonid Novoselskyi, com’era prevedibile, ha voluto rispondere alle parole
del presidente Renzetti e l’ha fatto togliendosi diversi sassolini dalla scarpa.
“Sono arrabbiato
per quello che ha detto Renzetti, anche se per me non è una novità. Il suo è un
ricatto e io non parlo con chi mi ricatta”.
Renzetti dice
che adesso dipende da Lei salvare il Lugano.
“Lui vuole dare
la colpa a me se la società dovesse fallire. E invece sarà colpa sua al cento
per cento. In dieci anni ha avuto una gestione scellerata del club e ha vissuto
al di sopra delle proprie possibilità. Il tutto per il suo ego spropositato. Io
ho sempre e avuto soltanto il compito di gestire il settore giovanile che si
trova senza debiti”.
Renzetti dice
che però Lei è ancora “innamorato” di Thiago.
“Questa è un’altra
bugìa. Io Thiago l’ho ancora sentito, così come faccio con chi potenzialmente
potrebbe dare una mano al Lugano in futuro. È sempre meglio tenere una porta
aperta. Lui invece questa porta l’ha voluta chiudere con Thiago e adesso si
trova in difficoltà”.
Il Lugano
rischia veramente di fallire?
“Questo non lo
so. Non conosco le finanze del club, dovete chiedere a lui. Da parte mia ho sempre
fatto e rispettato ciò che diceva il nostro contratto”.
Lei conosce il
nuovo gruppo interessato? Ci ha già parlato?
“Sì, li ho
incontrati, ma con me non vogliono trattare. Non vengo considerato e
onestamente non capisco perché. Credo di aver fatto tanto per il Lugano in
questo periodo e tre anni fa ho contribuito a salvare il club comprando il 40%.
Chiaramente con queste premesse non si può pensare di imbastire una trattativa”.
Nei prossimi
giorni dovrebbe esserci un incontro con il nuovo gruppo: Lei ci sarà?
“Avrei dovuto
incontrarli mercoledì ma adesso il clima è cambiato. A questo punto non so se
andrò a quell’incontro. Non mi piace parlare con chi mi ricatta”.
Potrebbe
comprarlo Lei il Lugano?
“Il problema,
come ho già detto più volte, non è comprare il club. La cosa veramente importante
è avere un progetto sostenibile e per farlo devo presentare ai miei partner una
proposta ufficiale e vincolante. Purtroppo Renzetti è uno che cambia spesso
idea. Se invece ci fosse questa proposta allora potrei anche pensarci
seriamente…”.