Ormai è fatta. Ci sono già le bozze. Da Chicago sta arrivando Georg Heitz,
il direttore sportivo dei Chicago Fire, il braccio destro di Joe Mansueto.
Dopo i giorni scorsi, in cui Angelo Renzetti e Leonid Novoselskyi si era
scambiati dichiarazioni al vetriolo e dopo il vertice andato male con Heusler,
oggi è il giorno della schiarita.
Il presidente Renzetti ha voluto esserci nella tradizionale conferenza
stampa prepartita, affiancando l’allenatore Braga. Era chiaro che avesse
qualcosa di importante da dire.
“Sono qui per portare un po’ di ottimismo, non siamo come dice qualcuno
sull’orlo del precipizio. Siamo arrivati finalmente a un accordo con Leo, che
partecipa ora attivamente alle negoziazioni”.
Siete andati vicino alla rottura però.
“È vero, ma a volte bisogna rompere tutto per ricostruire. Adesso siamo
tutti in sintonia, per il bene del FC Lugano”.
Per il presidente è un giorno importante, un sollievo che aspettava da
tempo.
“L’altro giorno Heusler mi ha detto che nonostante abbia vinto tanto a Basilea,
la gente si ricorda soltanto a chi ha lasciato in mano il club. Io voglio che
la gente sia contenta del gruppo che abbiamo scelto: gente che potrà regalare
ai tifosi e alla città grandi soddisfazioni”.
Come avete fatto a ricostruire con Novoselskyi?
“Ha capito anche lui che questa era una opportunità unica e di questo lo
ringrazio. È stata una trattativa ripresa con i capelli, ma sarebbe stato grave
lasciarcela scappare: è una opportunità unica per noi ma anche per lui. Abbiamo
scisso le due trattative: io ho già trovato un accordo con il nuovo gruppo
mentre Leo discuterà il suo 40%. Sappiamo che a lui interessa tantissimo il
settore giovanile e di questo ne parlerà ancora con il nuovo gruppo”.
È un bel risultato anche in ottica referendum: il nuovo proprietario sembra
dunque non aver paura.
“Noi siamo convinti di spuntarla. Finora hanno parlato soltanto quelli
contrari al progetto, presto toccherà a noi. Si tratta di qualcosa troppo
importante per tutti. Non credo che alla fine ci saranno grossi problemi”.
C’è un termine per la trattiva?
“Dobbiamo chiudere entro l’11 agosto ma sono fiducioso e spero che ci
riusciremo prima. È già tutto pronto. Se Heitz si scomoda e prende un volo dagli
Stati Uniti…”.
Insomma, l’affare è ormai fatto. A dispetto di chi dipingeva scenari
apocalittici. Renzetti ha vinto ancora una volta. Ha gestito (bene) il Lugano
per un decennio, è scivolato sulla buccia di banana De Souza ma ha saputo
rialzarsi prontamente.
Quello che sta facendo ai tifosi e alla città di Lugano è un vero e proprio
regalo. Un altro capolavoro in una gestione che nella storia del calcio ticinese
ha davvero pochi precedenti. Perciò, Chapeau Angelo.