Una vittoria sofferta e perciò ancora più bella. Contro un San Gallo dai
due volti: arrendevole e molle nel primo tempo, combattivo e indomito nella
ripresa.
Dopo due partite, tra alti e bassi, il Lugano ha ottenuto sei punti. Insomma,
per Abel Braga un bel bottino. Quasi insperato viste le avversarie.
Oggi hanno deciso due difensori: Lavanchy e Ziegler. Grazie anche, bisogna
pur riconoscerlo, alla parziale complicità del portiere sangallese Zigi, in
giornata decisamente no.
Nel Lugano bene la difesa, Sabbatini, Custodio e le fiammate di Abubakar.
Non è invece stato il giorno di Bottani e Lovric, che fa fatica a ritrovare
la forma dello scorso anno.
Faceva caldo oggi a Cornaredo tanto che Daprelà a fine partita ha
sarcasticamente ringraziato la televisione per l’orario.
Nel primo tempo il Lugano ha dominato il gioco e meritato il doppio vantaggio.
Sembrava una partita che si sarebbe potuto gestire con maggior facilità e
invece nella ripresa qualcosa è cambiato.
I cambi non sono sembrati azzeccati: soprattutto quello del brasiliano
Silva al posto di Facchinetti ha decisamente indebolito la fascia sinistra.
Non ha convinto nemmeno il connazionale Phelipe, apparso ancora lontano da
una condizione accettabile.
Un fallo (netto) di Daprelà su Guillemenot ha causato il rigore tirato due
volte da Ruiz. Giocatori delle due squadre sono entrati in area di rigore e l’arbitro,
dopo una consultazione con la VAR, ha fatto ripetere. Gol e partita riaperta.
Da lì alla fine è stata un’autentica sofferenza. È entrato pure Maric,
stavolta da centrocampista al posto di Custodio.
Il San Gallo ha pressato, il Lugano ha resistito. Stoicamente.
Al triplice fischio finale di Schnyder lo staff si abbraccia e si tuffa su
Braga. Che rimane impassibile. Scena bellissima di chi ha vinto una
Libertadores e non si esalta per un successo in Super League.
Una calma trascinante, che sarà utile in futuro.
Belle e sportive le parole dello stesso mister in conferenza stampa.
“Contro lo Zurigo avevamo perso ma avevo detto che era più giusto il pari.
Oggi abbiamo vinto ma anche questa poteva finire in parità. I cambi? Non sono
andati come speravo, ma può succedere quando dei giocatori sono al debutto. Diamogli
tempo”.
Tempo che invece non ha più il club, visto che domani scade il termine concesso dal gruppo americano a Renzetti e Novoselskyi per la cessione del club. Il russo, detentore del 40% potrebbe trovare in queste ore un'intesa per continuare uno o due anni con il settore giovanile. Domani potrebbe essere il giorno decisivo. Finalmente.
(foto Zocchetti)