CALCIO
"In questo momento la scelta giusta"
Marco Grassi commenta la nomina di Murat Yakin a nuovo allenatore della nazionale svizzera
Pubblicato il 09.08.2021 09:40
di L.S.
Adesso è ufficiale. Murat Yakin, 46 anni, è il nuovo allenatore della nazionale svizzera di calcio.
L’allenatore dello Sciaffusa prende il posto di Vladimir Petkovic, finito al Bordeaux (che ieri ha perso nel debutto casalingo per 2-0).
Marco Grassi, ex nazionale svizzero, che ieri ha festeggiato 53 anni (nello stesso giorno in cui Federer ha compiuto i suoi 40!), difende la scelta della federazione.
“Credo che Murat abbia l’esperienza giusta per affrontare questo tipo di esperienza. In Svizzera ha pur sempre allenato Basilea e Grasshopper e conosce molto bene l’ambiente e i giocatori. Certo, non è un nome di richiamo internazionale, ma in questo momento è forse la scelta migliore”.
Qualcuno storce il naso perché stava allenando in Challenge League.
“Si erano fatti nomi importanti, come quello di Wenger ed è ovvio che Yakin non possiede questo palmarès. Lui era allo Sciaffusa perché aveva una relazione particolare con questo club e i suoi proprietari e comunque era sempre in attesa della chiamata giusta. Che adesso è finalmente arrivata”.
Dopo Hitzfeld e Petkovic, uno svizzero torna in panchina.
“Ricordo benissimo che c’era dello scetticismo anche quando sulla panchina si sedette Köbi Kuhn, che poi alla fine riuscì a fare un ottimo lavoro creando l'ambiente giusto e i presupposti per la crescita della nostra nazionale”.
Voi avete giocato assieme in Nazionale: che tipo era Murat?
“Siamo stati assieme verso la fine della mia carriera, in quanto lui ha sette anni meno di me. A parte essere stato un ottimo giocatore, Murat è sempre stata una persona molto tranquilla. Non era uno che parlava molto nello spogliatooio. Anche in panchina, da quel poco che mi ricordo, mi pare un tecnico tranquillo, uno che non si agita troppo”.
Che traguardi gli si possono chiedere?
“Per la nostra federazione e per l’immagine che ci siamo creati in questi anni, è fondamentale la qualificazione ai prossimi Mondiali del Qatar. Sappiamo che non è facile e che essendo nel girone dell’Italia forse dovremo disputare gli spareggi, ma ormai ci siamo abituati e la squadra ha le qualità e la maturità giuste per arrivarci. Sarà fondamentale soprattutto per lui non fallire questo traguardo, altrimenti sarà difficile continuare alla guida della nazionale”.