Mercoledì alle
ore 16 al Palazzo dei Congressi ci sarà la tanto attesa conferenza stampa.
Il gruppo che ha
comprato il Lugano di Renzetti e Novoselskyi, quello dell’americano Joe Mansueto,
spiegherà finalmente le sue strategie e i suoi progetti.
Sarà un giorno estremamente importante per il calcio luganese, che cambia mani dopo l'era Renzetti.
Leonid
Novoselskyi, che megli scorsi giorni doveva ancora raggiungere l’accordo con gli “americani”,
sembra finalmente soddisfatto.
“Adesso è finalmente tutto sistemato. Ho parlato con
Georg Heitz, braccio destro di Mansueto e devo dire che mi ha sempre fatto una
buona impressione. Ci sono le premesse per poter continuare a collaborare: io
continuerò a gestire ancora il settore giovanile per almeno un anno, poi vedremo”.
Non è possibile che
la collaborazione venga estesa in futuro?
“È quello che in
fondo mi auguro ma ovviamente dovremo capire se sarà possibile trovare una
sinergia a lungo termine. Da parte mia c’è assoluta volontà di continuare a
dare una mano al FC Lugano e di portare avanti il mio progetto iniziato anni fa. Ci sarà tempo per
conoscersi meglio durante questa stagione e valutare come eventualmente andare avanti”.
Il Lugano sembra
finito in buone mani: concorda?
“Io non voglio
anticipare quelli che saranno i temi della loro conferenza stampa, però sono
estremamente soddisfatto poiché lo ritengo un gruppo solido e che ha le idee
chiare per il futuro del Lugano. Penso che siamo stati fortunati".
La scorsa
settimana Lei aveva percepito che Demba Ba potesse lasciare il Lugano: oggi la
RSI ne dà conferma.
“Avevo parlato
con lui giorni fa e anche se non me lo aveva ancora comunicato ufficialmente, avevo
capito quali avrebbero potuto essere le sue intenzioni. Oggi non l’ho sentito
ma la notizia non mi sorprende più di tanto”.
Eppure sembrava un
grande colpo per un club come il Lugano. Cosa può essere successo?
“Non credo sia
una questione fisica, in quanto Demba Ba mi sembra decisamente in forma. Credo
che abbia semplicemente percepito dei segnali da parte del mister che non lo considerava
e probabilmente ha capito che sarebbe stato difficile fargli cambiare idea. Non
giudico le scelte di Braga, dico soltanto che questa potrebbe essere una
spiegazione”.
Tra l’altro era
Lei che pagava il giocatore, vero?
“Renzetti mi
aveva detto dall’inizio che Demba Ba poteva essere un giocatore importante per
la squadra ma che in quel momento il Lugano non aveva i soldi. Ho coperto io i
costi, pensando che potesse dare un apporto importante e che con lui avremmo
potuto sviluppare anche un discorso legato al futuro del club e dei nostri
giovani”.
È cambiato tutto
con la cessione della società?
“Beh, credo che
questo sia stato probabilmente l’aspetto decisivo, quello che gli ha fatto pensare di
chiudere subito con il Lugano. Senza il sottoscritto veniva un po’ a cadere il
nostro progetto e giustamente la nuova proprietà ha il diritto di scegliere i
giocatori che preferisce. Lui aveva nel contratto l’opzione di poter sciogliere
il contratto qualora la società fosse stata venduta.
Lei e Demba Ba
potreste collaborare in futuro?
“A me piacerebbe
moltissimo. Ora bisognerà capire quali sono le sue intenzioni. Smetterà?
Onestamente non lo so. Ricordo benissimo che scelse Lugano nonostante un paio
di altre offerte economicamente più vantaggiose e lo fece con dei grandi
sacrifici anche per la sua famiglia, avendo una moglie e quattro figli. A me piace
molto il suo modo di pensare e se in futuro ci sarà l’occasione di collaborare
ancora, perché no”?