CALCIO
"Il Lugano è in buone mani. Demba Ba? Me l'aspettavo..."
Leonid Novoselskyi parla dei nuovi proprietari, dell'attaccante e del suo futuro
Pubblicato il 16.08.2021 16:53
di Luca Sciarini
Mercoledì alle ore 16 al Palazzo dei Congressi ci sarà la tanto attesa conferenza stampa.
Il gruppo che ha comprato il Lugano di Renzetti e Novoselskyi, quello dell’americano Joe Mansueto, spiegherà finalmente le sue strategie e i suoi progetti.
Sarà un giorno estremamente importante per il calcio luganese, che cambia mani dopo l'era Renzetti.
Leonid Novoselskyi, che megli scorsi giorni doveva ancora raggiungere l’accordo con gli “americani”, sembra finalmente soddisfatto.
“Adesso è finalmente tutto sistemato. Ho parlato con Georg Heitz, braccio destro di Mansueto e devo dire che mi ha sempre fatto una buona impressione. Ci sono le premesse per poter continuare a collaborare: io continuerò a gestire ancora il settore giovanile per almeno un anno, poi vedremo”.
Non è possibile che la collaborazione venga estesa in futuro?
“È quello che in fondo mi auguro ma ovviamente dovremo capire se sarà possibile trovare una sinergia a lungo termine. Da parte mia c’è assoluta volontà di continuare a dare una mano al FC Lugano e di portare avanti il mio progetto iniziato anni fa. Ci sarà tempo per conoscersi meglio durante questa stagione e valutare come eventualmente andare avanti”.
Il Lugano sembra finito in buone mani: concorda?
“Io non voglio anticipare quelli che saranno i temi della loro conferenza stampa, però sono estremamente soddisfatto poiché lo ritengo un gruppo solido e che ha le idee chiare per il futuro del Lugano. Penso che siamo stati fortunati".
La scorsa settimana Lei aveva percepito che Demba Ba potesse lasciare il Lugano: oggi la RSI ne dà conferma.
“Avevo parlato con lui giorni fa e anche se non me lo aveva ancora comunicato ufficialmente, avevo capito quali avrebbero potuto essere le sue intenzioni. Oggi non l’ho sentito ma la notizia non mi sorprende più di tanto”.
Eppure sembrava un grande colpo per un club come il Lugano. Cosa può essere successo?
“Non credo sia una questione fisica, in quanto Demba Ba mi sembra decisamente in forma. Credo che abbia semplicemente percepito dei segnali da parte del mister che non lo considerava e probabilmente ha capito che sarebbe stato difficile fargli cambiare idea. Non giudico le scelte di Braga, dico soltanto che questa potrebbe essere una spiegazione”.
Tra l’altro era Lei che pagava il giocatore, vero?
“Renzetti mi aveva detto dall’inizio che Demba Ba poteva essere un giocatore importante per la squadra ma che in quel momento il Lugano non aveva i soldi. Ho coperto io i costi, pensando che potesse dare un apporto importante e che con lui avremmo potuto sviluppare anche un discorso legato al futuro del club e dei nostri giovani”.
È cambiato tutto con la cessione della società?
“Beh, credo che questo sia stato probabilmente l’aspetto decisivo, quello che gli ha fatto pensare di chiudere subito con il Lugano. Senza il sottoscritto veniva un po’ a cadere il nostro progetto e giustamente la nuova proprietà ha il diritto di scegliere i giocatori che preferisce. Lui aveva nel contratto l’opzione di poter sciogliere il contratto qualora la società fosse stata venduta.
Lei e Demba Ba potreste collaborare in futuro?
“A me piacerebbe moltissimo. Ora bisognerà capire quali sono le sue intenzioni. Smetterà? Onestamente non lo so. Ricordo benissimo che scelse Lugano nonostante un paio di altre offerte economicamente più vantaggiose e lo fece con dei grandi sacrifici anche per la sua famiglia, avendo una moglie e quattro figli. A me piace molto il suo modo di pensare e se in futuro ci sarà l’occasione di collaborare ancora, perché no”?