HOCKEY: IMPRESA DELL'AMBRÌ CON I LIONS, LUGANO TROPPO DISATTENTO A GINEVRA
Il segreto sta tutto nel saper (o voler) difendere
Ambrì caparbio, Lugano svogliato: una serata che insegna tanto
Pubblicato il 08.01.2021 06:06
di LS
Segnare è bellissimo, per carità e anche nell’hockey vale ovviamente lo stesso concetto.
Ieri sera però Lugano e Ambrì ci hanno dato la dimostrazione di quanto la difesa, meno affascinante per antonomasia, spesso decida le partite.
Se per giocare in attacco servono soprattutto l’estro, il talento e la freddezza, per la difesa servono concentrazione e determinazione.
Ieri sera l’Ambrì ha dimostrato di avere tra le proprie doti la capacità di soffrire, di difendere tutti assieme, di essere una vera squadra. Giocare in 4 contro 3 nei supplementari contro lo Zurigo è stato difficilissimo e la rete di Fora, bellissima tra l’altro (qui nella foto Crinari), è stata la giusta ricompensa.
Come ha detto il capitano a fine partita, “questa partita ci insegna tante cose, soprattutto che con questo atteggiamento possiamo battere chiunque. Dobbiamo andare a casa e pensare a questo”.
Non sono sembrate le solite frasi fatte. La partita di ieri potrebbe aver segnato la svolta del campionato dei leventinesi. Anche in una serata in cui il gioco offensivo (leggasi power play) non ha funzionato.
Se sarà veramente così lo capiremo sabato a Rapperswil, dove l’Ambrì non deve assolutamente fallire, se vorrà dare un senso alle parole del suo uomo simbolo.
Discorso totalmente inverso per il Lugano, sembrato svogliato e poco attento a Ginevra. Inutile puntare il dito su qualche giocatore in particolare quando gli avversari con due passaggi sono sempre davanti al tuo portiere (Schlegel poi sostituito da Fadani).
È stato l’atteggiamento a far cilecca, in una squadra che quando tutto gira per il meglio riesce anche a dare spettacolo ma che ogni tanto sembra incapace di soffrire per portare a casa le partite.
Sarà forse colpa del lungo viaggio? Può darsi. L’hockey svizzero purtroppo ci ha insegnato che le squadre si sobbarcano lunghissime trasferte e poi scendono in pista senza farsi troppi problemi. Le squadre di calcio invece, è bene ricordarlo, partono sempre il giorno prima per la trasferta. Sembra un dettaglio ma non lo è.
I bianconeri avranno l’occasione di riscattarsi stasera, dove dopo una comoda notte in albergo non avranno più scuse, affrontando ancora lo stesso avversario.
Perlomeno stavolta chi ha studiato il calendario ha fatto qualcosa di buono. Non come successe dieci giorni fa, quando dopo la trasferta di Davos, la squadra tornò a casa col bus per poi ripartire il giorno dopo per Rapperswil (dove poi i bianconeri giocarono male e persero). Vediamo se il vitto e l’alloggio sul posto saranno d’aiuto a una squadra ieri sera troppo brutta per essere vera.